Poeta slovacco (n. Brodzany, Slovacchia occid., 1919 - m. 2007). Nei versi del suo primo periodo (Vidím všetky dni a noci "Vedo tutti i giorni e le notti", 1939; Zrkadlo a za zrkadlom "Lo specchio e dietro lo specchio", 1945) innestò sulla tradizione romantica slovacca cadenze e motivi surrealisti. Nel dopoguerra, dopo una fase in cui affrontò con un certo schematismo temi sociali (Svet bez pánov "Un mondo senza padroni", 1951; Spevy sveta "I canti del mondo", 1955), la sua lirica si fece più riflessiva (Ďakujem ti "Ti ringrazio", 1957; More bez odlivu "Mare senza riflusso", 1960), per poi tornare a procedimenti surrealisti, inseriti però in una visione più oggettiva e razionale (Básne o sne "Poesie sul sogno", 1962; Oči a brezy "Occhi e betulle", 1972; U nás "Da noi", 1977; Rozlúčky "Addii", 1980).