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ASHKENAZY, Vladimir

di Lorenzo Tozzi - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
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ASHKENAZY, Vladimir

Lorenzo Tozzi

Pianista sovietico naturalizzato islandese, nato a Gorky il 6 luglio 1937. Ha iniziato lo studio del pianoforte a 6 anni, debuttando in pubblico nel 1945. Per dieci anni frequenta la classe di A. Sumbatyan nella Scuola centrale di musica di Mosca, poi (1955) entra al Conservatorio di Mosca dove segue le lezioni di L. Oborin diplomandosi in cinque anni. Consegue (1955) il secondo premio al V concorso internazionale Frédéric Chopin di Varsavia, alle spalle di A. Harasiewicz, e vince poi il prestigioso premio Queen Elizabeth di Bruxelles (1956), nonché, ex aequo con J. Ogdon, il concorso Čajkovskij di Mosca (1962). Nel 1963 si stabilisce a Londra, dove fa il suo debutto con l'orchestra della Festival Hall, e dove rimane per cinque anni. Nel 1968 si trasferisce in Islanda, nazione di cui prende la cittadinanza nel 1972.

Considerato uno dei più grandi pianisti contemporanei, A. fonde nelle sue interpretazioni una fine sensibilità con una lucida visione formale. Il suo repertorio si è progressivamente allargato a dismisura e comprende oggi l'opera pianistica integrale di Beethoven (Sonate, Concerti) e di Chopin, autore a lui assai congeniale. Con eguale sistematicità ha affrontato, anche come direttore, tutti i Concerti di Mozart, le Sonate di Schubert, quelle di Skriabin, molti lavori di Rachmaninov, i Concerti di Prokof'ev e gran parte della letteratura pianistica di Bartók, cui vanno aggiunte più sporadiche frequentazioni di Liszt, Schumann, Brahms, Musorgskij, Ravel e Debussy. Ha inciso numerosi dischi sia come pianista che come direttore, per es. l'intero corpus delle sinfonie di Sibelius.

Tratti distintivi di A. sono la minuziosa cura del fraseggio, la pastosa morbidezza del tocco, la febbrile ricerca delle motivazioni storiche e culturali dei pezzi eseguiti nonché della loro strutturazione musicale: un'analisi che invece di rendere aride le sue esecuzioni, le esalta per la cura del cesello e l'esatta valorizzazione di ogni dettaglio. In Chopin, per es., l'abbandono non gli impedisce mai una visione d'assieme dell'architettura formale. Forma e contenuti trovano nelle sue interpretazioni un singolare equilibrio.

Vedi anche
Argerich, Marta Pianista argentina (n. Buenos Aires 1941). Talento precoce, ha studiato con F. Gulda, N. Magalov e A. Benedetti Michelangeli, debuttando nel 1949 a Buenos Aires e nel 1964 a Londra, dopo il suo trasferimento in Europa. Primo premio nel 1957 al concorso internazionale di Ginevra e al Busoni di Bolzano, ... Benedétti Michelàngeli, Arturo Musicista italiano (Brescia 1920 - Lugano 1995). Allievo di pianoforte di P. Chimeri a Brescia e poi di G. Anfossi a Milano, si diplomò al Conservatorio di questa città nel 1934. Nel 1939 acquistò larga fama vincendo il Concorso internazionale di Ginevra. Da allora svolse vasta attività concertistica, ... Sergej Sergeevič Prokof´ev Musicista russo (Soncovka, Ekaterinoslav, 1891 - Mosca 1953). Figura di primo piano del modernismo musicale novecentesco, P. affiancò alla carriera internazionale di pianista quella di compositore, con una ricca produzione che abbraccia ogni genere musicale. Versatile ed eclettico, assimilò in una sintesi ... Jean Sibelius Musicista (Tavastehus 1865 - Järvenpää, Helsinki, 1957). Studiò con più maestri, tra i quali M. Wegelius e K. Goldmark. Insegnò (1893-97) nel conservatorio di Helsinki. Nel 1897 gli fu conferito dallo stato un vitalizio, che gli consentì di dedicarsi esclusivamente alla composizione: visse da allora ...
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    Enciclopedia on line
    Pianista e direttore d'orchestra russo (n. Gor´kij 1937), naturalizzato islandese dal 1972. Erede della grande scuola pianistica russa, il suo repertorio pianistico abbraccia l'intera letteratura musicale. Di padre ebreo e madre russa, dopo gli studi al Conservatorio di Mosca con L. Oborin, si è segnalato ...
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