STRINGHER, Vittorio
STRINGHER, Vittorio. – Nacque a Udine il 18 luglio 1860 da Marco, libraio, e da Giovanna Trevisan, figlia di un negoziante e di una possidente. Ultimo di quattro figli, crebbe insieme al fratello maggiore, Bonaldo, e alle sorelle Luigia e Anna, in una famiglia della piccola borghesia con poche risorse economiche, ben inserita nell’ambiente cittadino e partecipe dei fermenti patriottici che aleggiavano nella città di confine.
Diversi membri della famiglia avevano oltrepassato i confini asburgici per partecipare alle guerre d’indipendenza. Nel 1848 il padre era andato a Venezia a difendere la Repubblica di San Marco, guidata da Daniele Manin. Lo zio Pietro, fratello del padre, si era unito all’esercito piemontese per combattere contro gli austriaci.
Stringher crebbe dunque in una famiglia con un profondo senso dello Stato – quello che aveva contribuito a creare partecipando alle guerre risorgimentali – nella quale i valori del lavoro e della cultura erano tenuti in alta considerazione, e dove anche le donne erano socialmente attive.
Frequentò per un quadriennio la sezione agrario-industriale del Regio Istituto tecnico di Udine e, senza brillare particolarmente, si conquistò la stima degli insegnanti, tra i quali il geografo Giovanni Marinelli e il chimico agrario Giovanni Nallino. Diplomatosi perito agrario, fu allievo ‘sussidiato’ dell’annessa Stazione agraria sperimentale – prima nata nello Stato postunitario per la formazione teorico-pratica in agricoltura – dove perfezionò e approfondì gli studi. Contemporaneamente seguiva lezioni di tedesco e, per sopperire al magrissimo sussidio, dava ripetizioni private.
Nel 1881 raggiunse a Roma il fratello Bonaldo, allora stretto collaboratore di Luigi Bodio, capo dei servizi statistici del ministero di Agricoltura Industria e Commercio, che lo segnalò per un’assunzione in quel ministero.
Bonaldo Stringher era a Roma dal 1875, chiamato da Bodio che lo aveva voluto nel suo staff. Grazie alle sue abilità e alle competenze maturate su questioni monetarie, Bonaldo avrebbe avuto una rapida e brillante carriera nella pubblica amministrazione (cfr. la voce in questo Dizionario).
Al ministero, Vittorio Stringher partecipò ai lavori dell’Inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola (nota come Inchiesta Jacini), avviata nel 1877 – e proseguita con un aumento di fondi – elaborando i dati inviati dai sindaci siciliani sulla cerealicoltura. I suoi scritti Note sulla coltivazione dei cereali in Sicilia e Intorno al male di gomma degli agrumi furono pubblicati nel tredicesimo volume degli Atti.
Dal 1890 al 1908 lavorò nella biblioteca del ministero dedicandole molte energie. Incrementò significativamente il patrimonio librario – da circa 20.000 salì a 75.000 volumi – e potenziò il ruolo di supporto agli uffici studi ministeriali con materiali aggiornati e qualificati. Aperta anche agli esterni, ne fece un polo di attrazione culturale per ricercatori e studiosi e un modello di riferimento: la Banca d’Italia riorganizzò la propria biblioteca seguendo l’esempio di Stringher ‘provetto bibliotecario’.
Nel frattempo aveva sposato Amalia Tobia, dalla quale ebbe una figlia, Giannina, nata nel 1895.
In biblioteca i suoi interessi di studio si orientarono verso l’importanza della diffusione delle conoscenze tecnico-scientifiche tra gli operatori del settore agricolo, attribuendo alla formazione un ruolo decisivo per lo sviluppo economico del Paese. Stringher sostenne le biblioteche ambulanti e le cattedre mobili di agricoltura, e denunciò la mancanza d’istituti specialistici superiori. Studiò inoltre le organizzazioni agrarie in Italia riportando alla luce accademie scomparse, scrisse rapporti analitici sulla situazione delle scuole agrarie che, tra il 1900 e il 1910, ebbero un deciso aumento degli investimenti da parte del ministero.
Nel 1895 elaborò lo statuto e fu tra i soci fondatori della Società degli agricoltori italiani. Nata per volontà del direttore generale dell’Agricoltura, Nicola Miraglia, del quale Stringher era stretto collaboratore, l’associazione cessò la sua attività nel 1919.
Nel 1900, per l’Esposizione universale di Parigi, la Società degli agricoltori italiani inviò alla Societé des agriculteurs de France una raccolta di saggi sulla situazione italiana. Tra questi, L’istruzione agraria in Italia di Stringher è considerato oggi fondamentale per ricchezza di dati e informazioni.
Collaborò con periodici romani, quali Il giornale di agricoltura pratica, L’eco dei campi e dei boschi e Società degli agricoltori italiani. Bollettino quindicinale. Partecipò ai lavori di più commissioni ministeriali. Nell’ambito della riforma della scuola elementare del 1894, tra il 1896 e il 1898 fu membro relatore di una Commissione istituita dal ministro della Pubblica Istruzione, Guido Baccelli, per esaminare e coordinare i programmi d’insegnamento di agricoltura nelle scuole primarie rurali.
Lasciata la biblioteca, poi diretta da Riccardo Bachi, Stringher salì i diversi livelli della carriera ministeriale, da capo divisione a ispettore generale. Dal 1912 fu titolare di strutture via via più articolate con funzioni nel campo dell’insegnamento e della sperimentazione agraria fino al 1924, quando fu delegato a supplire il direttore generale dell’Agricoltura.
Tra il 1916 e il 1920, fu capo di gabinetto del sottosegretario di Stato per l’industria, il commercio e il lavoro. Dal 1922 fu nel consiglio direttivo, presieduto da Giovanni Gentile, dell’Ente nazionale per la scuola rurale.
Collocato a riposo, con decreto ministeriale 10 dicembre 1926, svolse lavoro volontario per la biblioteca.
Dal 1921 era accademico corrispondente della Reale Accademia economico-agraria dei Georgofili.
Morì a Roma il 22 febbraio 1932, dopo breve malattia.
Opere. Oltre quelle citate: Simphytum asperrimum Sims (Borrana ruvida), in Bullettino dell’Associazione agraria friulana, III (1881); L’educazione agraria in Italia. Conferenza tenuta il 20 aprile 1890, Roma 1890; Scuole di merletti in Friuli, Udine 1892; L’industria dei merletti nelle campagne. Conferenza tenuta in Roma il 16 aprile, in Udine il dì 2 giugno 1893, Roma 1893; Produzione e commercio del vino nel mondo, Roma 1893; Di alcune caratteristiche delle società agrarie, in Eco dei campi e dei boschi, I (1894); Le condizioni della viticoltura in Austria-Ungheria e l’avvenire del nostro commercio vinario, in Bullettino dell’Associazione agraria friulana, 1894, nn. 3-5; Insegnamento pratico delle prime nozioni di agricoltura nelle scuole elementari, 1896. Relazione presentata al ministro della Pubblica istruzione, 1896; Valutazione dei principi nutritivi delle crusche e della farina di tutolo, in Eco dei campi e dei boschi, V (1898); Le condizioni fisico-chimiche dei terreni e le malattie della vite. Le malattie della vite e i concimi. Una osservazione del Van Tieghem trascurata, Roma 1899; Notizie sull’Italia agricola: condizioni naturali, produzione agraria..., in L’iniziativa del re d’Italia e l’Istituto internazionale di Agricoltura, Roma 1905; Notizie sommarie sulle irrigazioni in Italia: comunicazione al congresso dell’Institut colonial international, sessione di Roma, aprile 1905, Roma 1905; Organizzazione agraria in Italia, in L’iniziativa del re d’Italia e l’Istituto internazionale d’Agricoltura, Roma 1905 (con Carlo Dragoni); L’opera del ministero d’Agricoltura, industria e commercio per le biblioteche popolari: relazione di Vittorio Stringher per il 1° Congresso nazionale delle biblioteche popolari: Roma 6-9 dicembre 1908, Roma 1909; L’Istruzione e la sperimentazione agraria in Italia, Roma 1911; I recenti Istituti sperimentali in Italia, in Atti della R. Accademia economico-agraria dei Georgofili, Firenze 1921.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio storico della Banca d’Italia, Banca d’Italia, Segreteria particolare, 403, f. 14; Carte Beneduce, 213, f. 4; 290, f. 30; Carte Stringher, 56, f. 2; Archivio centrale dello Stato, Ministero di Agricoltura industria e commercio, Direzione generale dell’Agricoltura; Firenze, Accademia dei Georgofili, Archivio storico, Sezione Contemporanea (1900-1960), Verbali adunanze pubbliche, reg. Bb.1 (1910-1925), f. Ca.1.8; Como, Limido Comasco, Archivio privato della famiglia, curato da Bonalda Stringher.
Annali di tecnica agraria, 1932, vol. 5; Accademie e biblioteche d’Italia. Annali della Direzione generale delle accademie e biblioteche, IV (1933), 4, p. 406; O. Majolo Molinari, Le riviste romane di agricoltura dell’Ottocento, in Rivista di storia dell’agricoltura, IV (1964), 4, pp. 404 s., 407; M. Zucchini, Le cattedre ambulanti di agricoltura (1886-1935), in Rivista di storia dell’agricoltura, X (1970), 3, p. 240; F. Bonelli, Bonaldo Stringher 1854-1930, Udine 1985, pp. 3-7; Cultura e lavoro nell’età giolittiana, a cura di V. Gallotta, Napoli 1989, pp. 7-13, 31-49; La Biblioteca Paolo Baffi, Roma 1990, p. 5; L’amministrazione centrale dall’Unità alla Repubblica, a cura di G. Melis, III, I ministeri economici, a cura di L. Giuva - M. Guercio, Bologna 1992, ad nomen; L’Archivio della giunta per l’Inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola in Italia (Inchiesta Jacini), 1877-1885. Inventario, a cura di G. Paoloni - S. Ricci, in Quaderni della Rassegna degli archivi di Stato, 1998, n. 84, p. 14; La Confagricoltura nella storia d’Italia, a cura di S. Rogari, Bologna 1999, pp. 47 s., 59 s., 75, 850, 867, 977; Fonti per la storia della scuola, VI, L’istruzione agraria (1861-1928), a cura di A.P. Bidolli - S. Soldani, Roma 2001, pp. 30, 34 s., 38 s.; L. Montecchi, Dalla cattedra ambulante di agricoltura alle scuole rurali, in Rivista di storia dell’agricoltura, LII (2012), 1, p. 113; Ministero dell’Agricoltura, Bollettino ufficiale, anni vari.