POZZO, Vittorio
Italia. Torino, 12 marzo 1886-21 dicembre 1968 • Squadre di appartenenza: Internazionale Torino; FC Torinese; Torino; Grasshoppers • Carriera di allenatore: nazionale italiana (1912), Torino (1914-15), nazionale italiana (nella commissione tecnica, 1921, commissario tecnico, 1924 e 1929-48) • Vittorie: 2 Campionati del Mondo (1934, 1938), 1 Olimpiade (1936)
Si è sempre considerato un giornalista prestato al calcio, firmando sulla Stampa di Torino anche i resoconti delle partite in cui era coinvolto in prima persona. In realtà è stato uno dei più grandi commissari tecnici italiani, quello che ha legato il proprio nome a uno dei periodi più proficui per la nazionale, il quadriennio magico fra il 1934 e il 1938, che ha reso due titoli mondiali e un oro olimpico. Dopo alcune brevi parentesi (una delle quali in occasione delle Olimpiadi del 1912), Pozzo guidò ininterrottamente la nazionale azzurra per 19 anni, dal 1929 al 1948, inserendovi in blocco, nelle ultime stagioni, i giocatori del Grande Torino. Gli fu fatale, alla fine, la pesante sconfitta che gli inglesi inflissero agli azzurri nel maggio 1948 a Torino (0-4). Ma sulla sua rimozione influirono anche l'ostinata fedeltà al 'sistema' (frutto della sua antica amicizia con Hugo Meisl e soprattutto con Herbert Chapman, oltre che di un preciso convincimento, in un'epoca in cui il calcio cominciava a cercare nuove vie per crescere), nonché l'intesa con il 'palazzo' negli anni del regime, anche se Pozzo negò sempre, energicamente, qualsiasi coinvolgimento ideologico. Oltre che uomo colto e appassionato e tecnico di vaste conoscenze, era un grande motivatore: ufficiale di complemento degli alpini, sapeva parlare come pochi ai suoi uomini, toccando con parole semplici le corde del sentimento e dello spirito nazionalistico e ottenendo sempre il massimo dalla squadra. Dopo la tragedia di Superga toccò a lui riconoscere, uno dopo l'altro, i corpi straziati dei giocatori granata.