MATHIEU, Vittorio
Filosofo e storico della filosofia, nato a Varazze (Savona) il 12 dicembre 1923. Allievo di A. Guzzo, professore ordinario di Storia della filosofia a Trieste (1961), ha insegnato poi a Torino (1967) Filosofia e quindi (dal 1973) Filosofia morale. È socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1990.
Agli interessi storici M. ha affiancato ricerche originali soprattutto sul problema conoscitivo. Ha tradotto varie opere di H. Bergson (Saggio sui dati immediati della conoscenza, 1951; L'evoluzione creatrice, 1957; Introduzione alla metafisica, 1970) e a lui ha dedicato una monografia (Bergson, il profondo e la sua espressione, 1954, 19712); importanti i suoi studi sulla tarda filosofia di Kant; al volume su La filosofia trascendentale e l'''Opus postumum'' di Kant (1958) si è aggiunta la traduzione dell'Opus postumum (1963; 1992). Ha inoltre curato traduzioni di opere di Leibniz (Saggi filosofici e lettere, 1963; Teodicea, 1973) precedute dallo studio su Leibniz e Des Bosses (1960).
Le ricerche storiche di M. costituiscono anche il punto di partenza per approfondimenti teoretici, come testimoniano i suoi lavori dedicati al problema della conoscenza e dell'oggettività scientifica (L'oggettività nella scienza e nella filosofia moderna e contemporanea, 1960; Il problema dell'esperienza, 1963). Accanto a una produzione storiografica che denota sensibilità per le esigenze didattiche (Storia della filosofia, 1966, 19787; Questioni di storiografia filosofica, 1974), M. ha coltivato interessi per questioni di filosofia morale (La dialettica della libertà, 1961, 19742; Dio nel ''Libro d'ore'' di R. M. Rilke, 1968; Vivere la speranza, dare la speranza: la proposta ''Nova spes'', 1985) ed etico-politici (La speranza nella rivoluzione. Saggio fenomenologico, 1972; Filosofia del denaro. Dopo il tramonto di Keynes, 1985).