GUI, Vittorio
Musicista, nato a Roma il 14 settembre 1885. Studiò presso il Liceo musicale (oggi Conservatorio) di S. Cecilia in Roma, sotto la guida di G. Setaccioli e di S. Falchi. Esordì quale direttore d'orchestra nel 1907 al teatro Adriano di Roma, nelle opere Gioconda e Aida. Già l'anno seguente era chiamato a dirigere lo spettacolo inaugurale del Politeama Chiarella di Torino, e nel 1909 una sua interpretazione del Sigfrido al Regio di Parma attirava su di lui largo interessamento, aprendogli la via ad una carriera direttoriale che s'è poi felicemente svolta dall'uno all'altro dei maggiori centri musicali del mondo. Dopo la prima Guerra mondiale, il G. diresse per un biennio il teatro S. Carlo di Lisbona; nel 1923 A. Toscanini gli affidava lo spettacolo inaugurale della stagioDe alla Scala di Milano, teatro al quale poi tornò a più riprese; dal 1925 fu al Teatro di Torino, allestendovi, tra l'altro, la prima rappresentazione italiana dell'Arianna a Nasso di R. Strauss, delle Sette canzoni di G.F. Malipiero, dell'Heure espagnole di M. Ravel, e riportando alle scene l'Alceste di C.W. v. Gluck e tutta una serie di opere di G. Rossini che poi furono riprodotte dallo stesso complesso artistico a Parigi. Nel 1927 fondava l'Orchestra stabile fiorentina e, fino al 1936, tenne la direzione del Maggio musicale fiorentino, che questa orchestra ha reso possibile. Nel 1933-34 e poi nel 1938 fu ai Festival di Salisburgo.
Quale compositore, il G. ha dato alcuni lavori originali, tra i quali si notano specialmente un Cantico dei cantici per soli coro e orchestra, la fiaba Fata Malerba e molte trascrizioni di pagine classiche. Ha anche pubblicato scritti d'argomento musicale in varî periodici, oltre due volumi: Il Nerone di A. Boito, Milano 1924, e Battute d'aspetto, Firenze 1944.