ORLANDO, Vittorio Emanuele (XXV, p. 561)
Formalmente ripristinati i due rami del Parlamento, il 1° gabinetto Bonomi invitò V.E. Orlando a riprendere le funzioni di presidente della Camera, da lui già tenute durante la XXV legislatura sino al 25 giugno 1920. Membro della Consulta nazionale quale ex presidente del consiglio, fu eletto deputato all'Assemblea costituente il 2 giugno 1946, nella lista dell'Unione democratica nazionale. Il 18 aprile 1948 è entrato a Palazzo Madama quale senatore di diritto. Riassunto in servizio a vita (dal 1944) come professore dell'Università di Roma, è presidente della Società nazionale "Dante Alighieri" e del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Roma.
Fra i suoi ultimi scritti si ricordano: Su alcuni miei rapporti di governo con la S. Sede, Ricordi, Napoli 1930; Diritto pubblico generale, Milano 1940; Scritti varî di diritto pubblico e scienza politica, Milano 1940.