DE SICA, Vittorio (App. II, 1, p. 774)
Regista e attore, morto a Parigi il 14 novembre 1974. Dopo le sue prime affermazioni nell'immediato dopoguerra nell'ambito di quella corrente neorealista di cui fu con R. Rossellini uno dei principali esponenti - Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948) - approda a film anche più meditati e maturi, sempre in collaborazione con C. Zavattini soggettista e sceneggiatore: Miracolo a Milano (1951), in cui il neorealismo, pur restando tale, anticipava i temi e i modi del "non senso" in chiave surrealista, e Umberto D (1952), il suo capolavoro, il monumento alla vecchiaia, il ritratto della solitudine, la cronaca che diventava storia d'anima (definito da R. Clair un "esempio raro di cinema dell'immobilità e dell'anonimato"). L'ispirazione, in seguito, pur rimanendo De S. una delle personalità più rappresentative del cinema italiano del dopoguerra, si fa meno rigorosa e si piega alla suggestione di vari moduli di spettacolo, da Stazione Termini (1953) vagamente hollywoodiano, a film quali Ieri, oggi e domani (1963) e Matrimonio all'italiana (1964), francamente indulgenti con gli schemi più aperti della "commedia all'italiana". Con momenti ancora vividi, comunque (L'oro di Napoli, 1954, ricco di pagine schiette, Il tetto, 1956, di sensibilità nuovamente neorealistica, La ciociara, 1960, dal romanzo di Moravia, non privo di passaggi intensi e d'effetto), seguiti da una serie di film di qualità indubbie in sede di spettacolo, ma d'impegno artistico abbastanza limitato (Caccia alla volpe, 1966, Sette volte donna, 1967, Amanti, 1968) e con l'eccezione degnissima di Un mondo nuovo (1966), quasi un ritorno al neorealismo, ma in chiave affettiva e, nel 1970, de Il giardino dei Finzi Contini, una trepida e tenera riduzione del romanzo di G. Bassani. Gli ultimi film sono stati: Lo chiameremo Andrea (1972), Una breve vacanza (1973), Il viaggio (1974), da una novella di Pirandello. Fra le sue interpretazioni più apprezzate e popolari: Altri tempi (1952) di A. Blasetti; Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini; Peccato che sia una canaglia (1955) di A. Blasetti; Il generale Della Rovere (1959) di R. Rossellini; Un italiano in America (1968) di A. Sordi.
Bibl.: A. Bazin, V. De Sica, Parma 1953; H. Agel, V. De Sica, Parigi 1956; P. Leprohon, V. De Sica, ivi 1966.