Vittorio Amedeo I
Duca di Savoia (Torino 1587-Vercelli 1637). Figlio di Carlo Emanuele I di Savoia e di Caterina di Asburgo-Spagna. Quasi in condizione di ostaggio fu inviato a Madrid (1603) con i suoi fratelli allo scopo di completare la sua educazione, ma anche con la speranza (presto caduta per la nascita dell’erede al trono) che potesse essere destinato alla corona di Spagna; ne fu richiamato (1605) dopo la morte del fratello Filippo Emanuele e divenne principe ereditario. Ebbe, allora, numerosi incarichi importanti: fu inviato a Mantova (1612-13) presso la sorella Margherita e poi in Spagna, sempre a proposito della questione del Monferrato. All’interno, collaborò alla politica del padre e ne accettò l’indirizzo filofrancese sposando (1619) Cristina di Francia. Divenuto duca (1630), sul finire della guerra di Mantova, dopo lunghe trattative ebbe partita vinta nella questione del Monferrato ma, in cambio, dovette subire il Trattato di Cherasco (1631) e l’occupazione francese di Pinerolo. Ma mantenne, anche contro i propositi dei suoi fratelli Tommaso e Maurizio, ispanofili, l’indirizzo filofrancese, consacrato poi dal Trattato di Rivoli (1635), che accentuò la pressione francese in Italia, ma che il duca firmò allettato dal miraggio della conquista della Lombardia spagnola. Morì durante la campagna contro gli spagnoli forse avvelenato, ma più verosimilmente di malaria; comunque, si aprì per lo Stato sabaudo un periodo di grave crisi sotto la reggenza della vedova. Aveva assunto (1630) il titolo di re di Cipro, al riguardo sostenendo una lunga lotta di prerogative con Venezia e con il papa Urbano VIII che non lo riconobbero.