CIGNAROLI, Vittorio Amedeo
Pittore, incisore e architetto, nato a Torino nel 1747 e ivi morto nel 1793. Un ramo della famiglia veronese dei C., con Martino, si trasportò in Piemonte dove operò alquanto il figlio suo Scipione (1715-1766), trasmettendo il tocco verdino famigliare, tipico delle pitture cignarolesche, a Vittorio Amedeo, dedicatosi soprattutto al paesaggio e divenuto caposcuola per questo ramo nella capitale sabauda. Più nutrito di tinte del cugino, V. A. si mostra un diffusore convinto nella sua patria delle maniere che si venivano elaborando nel Veneto, ma con dolcezze e leziosia prese a prestito dalla vicina pittura francese. Gli esempî di questi artisti si vedono a Torino (Museo civico, Pinacoteca), specialmente abbondanti nei riguardi di V. A., di cui molte opere si trovano anche nei castelli reali (a Stupinigi, per es., quattro sovrapporte). Suo figlio, Angiolo Antonio, ne continuò sino alla morte (1841) le maniere.
Bibl.: Oltre E. Tea, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente), vedi J. Haumann, Das oberitalienische Landschaftsbild des Settecento, Strasburgo 1927, p. 64 segg.; Catalogo dell'Esposizione del Settecento, Venezia 1929.