Giornalista e scrittrice italiana (Roma 1924 – ivi 2012). Laureatasi in Letteratura Inglese (sotto la supervisione di M. Praz), nel 1954 ha iniziato a scrivere per la sezione Danza e Teatro musicale dell’Enciclopedia dello Spettacolo (il cui direttore era S. D’Amico). A partire da quest’esperienza (durata oltre dieci anni), ha avviato fruttuose collaborazioni come critica con importanti riviste quali Paese Sera, Il Mattino, Il Resto Del Carlino e l’Espresso. Divenuta una delle più autorevoli firme in materia, dagli anni Sessanta ha ideato e curato numerosi spettacoli e programmi per la RAI, con l’intento specifico di diffondere tra il grande pubblico la cultura della danza; si ricorda in particolare Maratona d’estate, andato in onda per oltre un ventennio (a partire dai tardi anni Settanta). Intima amica di alcuni tra i più grandi nomi della danza internazionale (su tutti R. Nureev), nel corso della sua lunga carriera O. ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti (come la Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte dalla Presidenza della Repubblica) e ha scritto diversi saggi; tra questi figurano Dionisiache – Le danze dal Parnaso a Nijinsky (2006) e Mi è caduta la danza nel piatto (2008). Negli ultimi anni ha ampliato le sue ricerche, comprendendovi l’hip-hop e l’analisi del ruolo del travestitismo nel panorama culturale italiano (nel 2009 ha curato la prefazione del volume collettaneo In scena en travesti, il travestitismo nello spettacolo italiano).