VITTORIA AUGUSTA imperatrice di Germania e regina di Prussia
Nata a Dolzig il 22 ottobre 1858, morta a Doorn in Olanda l'11 aprile 1921. Figlia maggiore del duca Federico di Sonderburg-Augustenburg, già pretendente ai ducati di Schleswig e Holstein, essa andò sposa al principe ereditario e più tardi imperatore Guglielmo II il 27 febbraio 1881. Bismarck aveva pensato di tacitare in tal modo il pretendente. Il matrimonio fu felice: donna di portamento maestoso, ella figurò bene accanto a Guglielmo, al quale diede sei figli e una figlia. Ebbe la virtù di non occuparsi di politica, ma esercitò un certo influsso con le sue forti simpatie e antipatie: fu ostile a Herbert Bismarck, al segretario agli esteri Kiderlen-Wachter, al cancelliere Bethmann-Hollweg, e favorì l'ammiraglio von Tirpitz. Protestante zelantissima, dedicò le sue cure a far sorgere numerose chiese. Durante la guerra mondiale fu assidua visitatrice di ospedali. Soffriva però di cuore: le ansie della guerra, il crollo dell'impero, la fuga in Olanda, la minaccia dell'estradizione di Guglielmo, il suicidio di suo figlio Gioacchino, le traversie coniugali di altri due suoi figli, contribuirono ad aggravare il suo stato.
Bibl.: A. O. Meyer, Kaiserin A. V., Lipsia 1931; P. Lindenberg, Das Buch der Kaiserin A. V., Berlino 1927.