BELLINIANO, Vittore
Vittore di Matteo, detto Belliniano dal nome del maestro pittore, fiorito nei primi decennî del sec. XVI, morì a Venezia nel 1529. Nel 1507, era aiuto di Giovanni Bellini nei suoi lavori in Palazzo Ducale; nel 1508 col Carpaccio e col Bastiani stimava gli affreschi del Giorgione nella facciata del Fondaco dei Tedeschi; nel 1520, con fra Marco Pensaben, dipingeva per S. Nicolò di Treviso una pala d'altare terminata poi dal Savoldo; nel 1524 eseguiva un'Incoronazione di Maria per la chiesa di Spinea presso Mestre (firmata e datata); e nel 1526 conduceva a termine il Martirio di S. Marco, già commesso a Giovanni Bellini, e che da Vienna è tornato a Venezia dopo la vittoria.
La prima opera certa di B. è un disegno del Museo di Chantilly (1509, firm.), di schietta derivazione belliniana, la quale pur si riscontra, insieme con ricordi della maniera di Alvise Vivarini (figura dell'orante) nel crocifisso della galleria Lochis di Bergamo (1518?). Nell'Incoronazione di Spinea, il B. si mostra invece ispirato a Cima da Conegliano. Qualità nuove, specialmente nella libertà coloristica, presenta il Martirio di S. Marco, purtroppo assai sciupato; per affinità col quale è attribuita a V. B. la Missione veneziana al Cairo, del Louvre. Vissuto nell'orbita di grandi maestri - Giovanni Bellini e Carpaccio - il B. riflette, volta a volta, le loro qualità, con certo senso di armonia nella composizione e di freschezza nel colorito.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibliografia precedente); A. Venturi, Storia dell'arte italiana, III, iv, IV, Milano 1915.