vitiligine
Alterazione cutanea, caratterizzata da aree di depigmentazione, che può interessare qualsiasi regione del corpo; si manifesta con chiazze di numero, forma e grandezza assai variabili, in corrispondenza delle quali manca la normale colorazione cutanea, che si accentua invece al contorno delle chiazze stesse. Nelle regioni pelose coesiste depigmentazione dei peli o dei capelli. La malattia è caratterizzata da un disordine autoimmunitario che induce la depigmentazione della cute. Nel siero di soggetti con v. sono infatti presenti anticorpi in grado di legarsi a melanociti umani. Nel corso della patologia conclamata si osserva una localizzata distruzione delle cellule melanocitiche che si trovano nell’epidermide e negli epiteli con follicoli piliferi. In generale, i segni clinici si manifestano inizialmente coinvolgendo piccole aree della cute, di preferenza quelle esposte al sole. Il decorso non è prevedibile e la perdita del pigmento non si accompagna a fenomeni di natura infiammatoria. La v. è ereditaria in circa il 30% dei casi ed è associata in alcuni casi con altre malattie autoimmuni (diabete mellito di tipo 1, malattia di Addison, tiroidite, ipoparatiroidismo). La ciclosporina può essere utilizzata in -terapia e le forme più severe sembrano trarre giovamento dall’impiego di psoraleni e raggi ultravioletti.