VITEBSK (A. T., 69-70)
Città della Russia Bianca, già capoluogo di un governatorato, situata sulle rive della Dvina occidentale alla confluenza della Vitba. Con Polock, Vitebsk fu una delle città commerciali più importanti scaglionate lungo l'antica via seguita dai mercanti, che univa i paesi dal Baltico a Mosca ed ebbe perciò un passato brillante. Le guerre, le epidemie, le carestie e gl'incendî la danneggiarono gravemente più volte, ma poté sempre risollevarsi ed evitare una decadenza completa. Recentemente una parte della città è stata ricostruita e vi si sono sviluppate alcune importanti industrie, specialmente tessili, del legno e del vetro ottico. Vi esistono ancora alcune belle chiese. La popolazione nel 1933 ammontava a 127.300 ab. di contro a 76.000 della fine del sec. XIX.
Storia. - La città di Vitebsk viene ricordata per la prima volta dagli annali nel 1021. Fu da principio dipendente dai principi di Polock e da quelli di Smolensk. Dal sec. XIII i principi lituani cercarono d'impadronirsene: nel 1320 fu infatti unita al granducato di Lituania. Sappiamo che nel sec. XV era una città commercialmente florida. All'inizio del sec. XVII si svolsero a Vitebsk lotte tra ortodossi e uniati. Nel 1654 fu presa dagli eserciti moscoviti, ma dopo l'armistizio del 1667 passò alla Polonia. Dopo la prima spartizione della Polonia (1772) passò alla Russia. Nel 1812 fu occupata dai Francesi e la città subì gravi devastazioni. Un tentativo d'insurrezione dei Polacchi nel 1863 non ebbe successo.