vitare
Solo nella risposta del sonetto di Dante da Maiano Provedi, saggio (Rime XXXIX), con il valore di " rinunciare ": vitando aver con voi quistione, / com so rispondo a le parole ornate (XL 3).
Il Carducci vide in queste parole una manifestazione dell'amarezza che D. poté provare per il modo volgare con il quale il Maianese aveva risposto al primo sonetto della Vita Nuova; più plausibilmente Barbi-Maggini le considerano un'espressione di convenzionale modestia.
Per il Contini il verbo è " piuttosto latinismo che forma aferetica di ‛ evitando ' ".