BRANCATI, Vitaliano (App. II, 1, p. 443)
Scrittore, morto a Torino il 25 settembre 1954.
L'interesse per il costume contemporaneo e il gusto deformatore della realtà quotidiana, accanto all'amara ironia nutrita di spiriti tutti meridionali, che costituivano il fondo più vero dell'arte di B., hanno trovato felice conferma nell'opera più drammatica e insieme più dichiaratamente satirica dello scrittore: Il bell'Antonio (Milano 1949) segna infatti una reale conquista del B. che nella storia tragicomica del giovane siciliano Antonio Magnano disegna una volta ancora con umori risentiti e malinconici, con adesione sentimentale e insieme con spietato sarcasmo, un caro angolo di provincia siciliana indugiando in quadretti e in macchiette e penetrando nel vivo di quel "gallismo" che rimane uno dei temi fondamentali della sua visione dell'umana realtà, quasi un mito angoscioso e pressante di tutta una civiltà. Non molto aggiunge alla valutazione dell'opera di B. Paolo il caldo (postumo, Milano 1955), romanzo rimasto incompiuto per la morte dell'autore. I lavori teatrali di B. (Questo matrimonio si deve fare; Don Giovanni involontario; Raffaele; Una donna di casa; La governante) sono stati raccolti in volume (Teatro di V. B., Milano 1957).
Bibl.: G. Bellonci, in Il Giornale d'Italia, 9 luglio 1949; E. Falqui, Tra romanzi e racconti del Novecento, Messina 1950; C. Muscetta, Letteratura militante, Firenze 1953; A. Bocelli, in Il mondo, 23 luglio 1949, 5 ottobre 1954; 12 aprile 1955; G. De Robertis, in Tempo (Milano) 11 aprile 1953; E. Cecchi, Di giorno in giorno, Milano 1954; Libri nuovi e usati, Napoli 1958; E. Montale, in Corriere della Sera, 26 settembre 1954; C. Bo, in L'Europeo, 10 aprile 1955; Galleria, sett.-dic. 1955 (fasc. dedicato in parte al B.); S. Guarnieri, 50 anni di narrativa in Italia, Firenze 1955; G. Ravegnani, Ricordo di V. B., in Uomini visti, I vol., Milano 1955, pp. 223-228; E. Cecchi, Paolo il caldo, in Libri nuovi e usati, Napoli 1958, pp. 191-196.