VITALI, Bonaventura Ignazio Bonafede, detto l'Anonimo
Medico, nato a Busseto il 5 luglio 1686, morto a Verona il 2 ottobre 1745. Compì gli studî medici a Parma, poi si recò a Roma, quindi in Inghilterra dove rimase tre anni e pubblicò un Breve trattato della peste e sua origine (Londra 1710). Viaggiò tutta l'Europa, soggiornò a Copenaghen, a Pietroburgo, a Stoccolma, poi ad Amsterdam e Lisbona; nel 1714 tornò in Italia e da allora si fece chiamare l'Anonimo. Pubblicò uno studio Delle acque bollenti di Acqui nel Monferrato (Acqui 1714); nel 1719 ebbe a Bologna la laurea in chimica, nel 1726 fu a Palermo, poi protomedico a Verona.
Fu uno dei medici italiani più celebri del suo tempo; esercitava l'arte sua anche sulle piazze e amava dichiarare che egli era un saltimbanco. Uomo di ambizione sfrenata, come scrive C. Goldoni nelle sue Memorie, era chiamato dovunque vi fosse un caso particolarmente difficile o una grave epidemia; poco prima di morire aveva ricevuto dal re di Prussia la nomina a professore dell'università di Halle. Era stato chiamato a consulto dai dogi di Venezia e di Genova, dai granduchi di Toscana, dal re Carlo XII di Svezia, da papa Innocenzo XIII e da Luigi XIV di Francia. Dalla compagnia di comici che viaggiava col V., il Goldoni fece recitare con grande successo il Gondoliere veneziano. Il V. è una delle figure più singolari in mezzo a quella folla di avventurieri e di empirici che trionfarono verso la fine del sec. XVIII.