ROSI, Vitale
Nato a Spello il 25 giugno 1782, morto ivi il 26 gennaio 1851. Fu professore di retorica nel seminario della città natale, nel quale aveva studiato, e ne fu rettore fino al 1827, trasformandolo in collegio-convitto mediante l'ammissione di laici. L'istituto, decaduto dopo il suo ritiro e chiuso nel 1832, fu riaperto nel 1837; e fu a lungo sotto la sua vigilanza. Il R. coprì con onore varie cariche cittadine. Era gonfaloniere, e si dimise dall'ufficio, quando, nel 1849, il papa fuggì a Gaeta. Stimatissimo dal Rosmini, dal Lambruschini, dal Tommaseo, in rapporti con Ottavio Gigli, che fu promotore in Roma degli asili aportiani, il R. contribuì efficacemente al rinnovamento dei metodi (non trascurò neppure l'applicazione dell'insegnamento mutuo), applicando con avvedutezza e acume l'interrogazione e il dialogo, facendo dell'apprendimento della lingua materna, secondo il principio fondamentale del Girard, un insegnamento anche di cose e soprattutto una ginnastica educativa dei poteri mentali, e curando abilmente, forse con eccesso di analisi, la progressione degli esercizî grammaticali. A tali intenti mira l'opera principale del R., il Manuale di scuola preparatoria (Foligno 1832, 3ª ed. Firenze 1850), sebbene fosse pensata come guida di un'istruzione linguistica preparatoria all'insegnamento del latino. Altre sue opere sono: Elementi di aritmetica teorica e pratica (voll. 2, Roma 1846); Lessico etimologico di latinità, (Foligno 1857, con la collaborazione di discepoli del R.).
Bibl.: D. Berti, Del metodo applicato all'insegnamento elementare, Torino 1849; E. Reali, Cenni biografici di V. R. da Spello, in Rivista delle Marche e dell'Umbria, I, iv-v (1886); G. B. Gerini, V. R., in Gli scrittori pedag. it. del sec. XIX, Torino 1910, pp. 184-192; N. Tommaseo, Il Girad e il R., in Della educazione. Desideri e saggi pratici, nuova ed. a cura di G. Della Valle, ivi 1916, I, pp. 243-82.