VITALE di Blois (Vitalis Blesensis)
Poeta latino medievale, autore di due commedie cosiddette "elegiache": Aulularia e Geta (altrimenti detta Amphitryon). Nella prima si nomina esplicitamente, facendo allusione alla seconda, la cui tradizione manoscritta concorda nella attribuzione: "Ho ridotto Plauto, che se ne è avvantaggiato, poiché gli scritti di Vitale valgono a far gradire la lettura di Plauto: dapprima Amphitryon, adesso Aulularia, entrambe oppresse da decrepitezza, si sono giovate dell'aiuto di Vitale". Ma null'altro si conosce di questo autore.
La commedia Geta (o Amphitryon) pare composta attorno al 1160, l'Aulularia verso il 1175: entrambe si rivelano opera di un chierico che ha fatto tesoro della cultura latina, specie di quella mitologico-erotica. La prima rifà la leggenda di Giove che si sostituisce ad Anfitrione nell'amore di Alcmena; ma dà larga parte alla figura di Geta, una specie di servo-filosofo, che mette in azione una sua dialettica di tipo scolastico con effetti caricaturali e grotteschi, e all'altro domestico Birria; entrambi sono i principali protagonisti della commedia. Questa trasformazione può essere originale: ma sorge il sospetto che la fonte di V. non sia soltanto Plauto, ma qualche rifacimento posteriore, tanto più che nell'Aulularia si conferma esplicitamente di avere imitato, anziché la commedia di Plauto, un suo libero adattamento del sec. IV: Querolus. Fra le due commedie, la prima ha avuto una grande diffusione, come è attestato dalla numerosa tradizione dei manoscritti, lungo i secoli XIII-XVI; forse s'è propagata attraverso l'insegnamento scolastico, fino a diventare popolarissima: in Italia si ebbe alla fine del sec. XIV e al principio del successivo una rielaborazione in ottave, attribuita al Boccaccio, ma in realtà di Ghigo Brunelleschi e di Domenico da Prato: tuttavia il Boccaccio conobbe l'opera originale, come fa fede una sua copia autografa nel codice Laurenziano XXXIII, 31. Intorno al 1420, E. Deschamps ne faceva una traduzione in 1106 ottonarî.
Ediz. e bibl.: G. Cohen, La comédie latine en France au XIIe siècle, I, Parigi 1931 (con i testi ed esaurienti introduzioni). Per l'Italia: Il Geta e Birria, a cura di C. Arlia, Bologna 1879; ma si vedano le pagine di D. Guerri, La corrente popolare nel Rinascimento, Firenze 1931.