Famiglia nobile di Lodi. Il primo personaggio di cui si abbia memoria è Sozzo, console nel 1171. Nel sec. 13º i V. furono a capo del partito ghibellino e lottarono a lungo contro i Torriani. Esiliati nel 1259, i V. tornarono a Lodi nel 1277; di nuovo cacciati al principio del sec. 14º, tornarono in città, con l'aiuto di Matteo Visconti, nel 1313 e tennero la signoria di Lodi fino al 1325, succedendosi nel governo della città Bassano e poi i due fratelli Iacopo e Sozzo. Cacciati nel 1325 da una sollevazione popolare, i V. tornarono in patria dieci anni dopo con l'aiuto di Azzone Visconti. Pur non avendo più il governo della città, ormai dipendente direttamente dai Visconti, i V. tennero però sempre, nei secc. 14º e 15º, alte cariche nel comune. Nel sec. 16º si distinse Lodovico (1491-1556), che militò agli ordini di Prospero Colonna e del marchese di Pescara. Nei secc. 17º e 18º la famiglia ricevette molti privilegi e titoli dai re di Spagna e dagli imperatori.