VIṢṆU
U Divinità indiana. Di scarsissimo rilievo nel Ṛgveda, V. acquista in seguito importanza sempre maggiore, fino a diventare, insieme con Śiva, una delle due figure dominanti dell'induismo. Contribuì a ciò il fatto che numerose altre divinità furono in lui riassorbite: tale processo di sincretismo fu facilitato dalla dottrina degli avatāra, per cui personaggi mitici o eroi popolari erano interpretati come ipostasi di V. È divinità benigna e misericordiosa, pronta a largire grazie ai fedeli. È raffigurato come un giovane con quattro braccia che reggono una conchiglia, un disco, una clava e un loto; cavalca Garuḍa, creatura mitica metà uomo e metà uccello, ovvero seduto con la consorte Lakṣmī sopra un serpente, il quale tiene la testa eretta e ha il collo dilatato in modo da formare una specie di baldacchino al disopra del capo del nume.