VISCONTI di Modrone
Famiglia milanese, discendente da Vercellino Visconti, figlio di Uberto fratello di Matteo I signore di Milano.
Da Vercellino discesero Giovanni, la cui linea si estinse con Ottone, che fu uno degli uccisori di Giovanni Maria Visconti duca di Milano; e Antonio, nella cui discendenza sono degni di menzione Guido, governatore di Genova sotto Galeazzo Maria Sforza, e Giovanni Battista, inviato ambasciatore di Milano a Carlo V nel 1541. Varî altrí membri della famiglia fecero parte del Consiglio dei decurioni e del Collegio dei giureconsulti di Milano sotto le dominazioni spagnola e austriaca. Niccolò Maria, morto a Milano nel 1731, sposò Teresa Modroni, dalla quale ebbe due figli, Filippo e Carlo; da Carlo nacque Francesco Antonio, cui fu trasmesso dall'ava il marchesato di Vimodrone; a suo figlio Carlo fu concesso da Napoleone, nel 1813, il titolo di duca, confermato dall'Austria nel 1815. Essendo egli senza discendenza, adottò e istituì erede universale il cugino in 3° grado, Uberto, nipote di Filippo; morto infatti Carlo nel 1836, l'anno dopo fu riconosciuto a Uberto il titolo di duca, trasmissibile ai maschi primogeniti, oltre a quello di conte per tutti i maschi.
Il figlio Guido, nato a Milano il 19 luglio 1838, morto ivi il 15 novembre 1902, senatore del regno dal 1889, si segnalò per l'attività svolta in varî campi, specialmente in quello industriale (industria cotoniera) e per l'interessamento e i contributi dati al teatro alla Scala. Il primogenito di lui, Uberto, nato a Milano il 23 febbraio 1871, morto a San Remo il 13 gennaio 1923, fu capitano di cavalleria e partecipò alla guerra mondiale col grado di maggiore; consigliere comunale di Milano dal 1906, si dimise allorché, dopo essere stato per otto anni (1902-1910) presidente del gruppo esercente la Scala (al quale, continuando le tradizioni paterne, partecipavano anche i fratelli di lui), ne assunse la gestione, rinunciando a eventuali utili e addossandosi in proprio le perdite; fu nominato senatore nel 1913. Dei fratelli, Giuseppe, nato a Milano il 10 novembre 1879, si è segnalato nell'industria chimico-farmaceutica e dei profumi; Guido Carlo, nato a Milano il 13 luglio 1881, è musicista e musicologo, autore di varie composizioni, pianista e direttore d'orchestra; ha riesumato l'Orfeo di C. Monteverdi (Milano 1910) e lo Stabat Mater e la Serva Padrona di G. B. Pergolese (Milano 1910), ha tenuto concerti in Italia e all'estero, promosso stagioni teatrali in Dalmazia, Algeri e Tunisi, svolgendo un'efficace opera di diffusione della musica e della cultura italiana: a tal fine creò e presiedette una speciale organizzazione, l'Italica, poi fusa con l'Istituto fascista di cultura del quale il V. di M. è stato vicepresidente dal 1929 al 1936; è senatore del regno dal 1929. Marcello, figlio di Uberto, nato a Milano il 18 dicembre 1898 si occupa di agricoltura; fu ufficiale di artiglieria durante la guerra europea ed ha combattuto sul Piave e sul Tonale; iscrittosi al fascismo nel 1921 ha partecipato alla marcia su Roma; è stato podestà di Milano dal 1929 al 1935.