VISBY (da vi "santuario"; A. T., 63-64)
È il capoluogo dell'isola svedese di Gotland, la maggiore del Baltico, posta quasi al centro di questo mare. L'interno è occupato da un altipiano calcareo silurico, in parte occupato da acquitrini e torbiere, che degrada verso il mare con un ripido gradino (Klint) d'una quarantina di metri; ai piedi di questo, in una conca dove sgorgano delle fresche sorgenti, si trova la città, che gode di clima marino assai mite (gennaio 0°,3). Già nel sec. II (resti romani) ha inizio a Visby l'attività commerciale, che raggiunge il suo apogeo verso il 1200, quando essa traeva vantaggio dall'essere il punto terminale d'una importante via che attraverso Novgorod congiungeva l'Europa di NO. all'Asia. Ivi la Hansa aveva uno dei suoi massimi emporî; la città contava circa 20 mila abitanti, ed era difesa da una cerchia murata, lunga quasi 4 km., munita di 37 torri. Il suo diritto marittimo, scritto in basso tedesco, faceva legge in tutto il Baltico. Divenuta danese nel 1361 dopo un lungo assedio, danneggiata da guerre e dallo spostamento delle vie del traffico, il commercio ben presto decadde. Con l'anno 1645 (pace di Brömsebro) venne a far parte della Svezia. Soltanto di recente, con l'introduzione della navigazione a vapore, Visby ha potuto trarre notevoli guadagni dal turismo, dato che essa costituisce una pittoresca oasi medievale e meridionale con vie strette, chiese in rovina, musei (notevole quello delle antichità di Gotlandia), giardini ben coltivati (roseti, orto botanico). La città è suddivisa in 4 parrocchie (Rotar); la più antica è quella di S. Giovanni e in essa si trovano le chiese principali (soprattutto note sono le rovine di S. Caterina). Il piccolo porto, costruito nel 1873 in sostituzione dell'antico porto insabbiato, s'apre verso occidente e permette l'approdo ai battelli che vengono direttamente da Stoccolma nell'estate) e da Nynäshamn.
Monumenti. - L'attuale duomo di S. Maria, a navate di uguale altezza con tre torri, fu costruito nel sec. XIII per la colonia tedesca di V. sul ripiano più alto. Su quello sottostante s'innalzano la chiesa domenicana di S. Niccolò, la chiesa dell'ospedale di Santo Spirito, le chiese di S. Clemente, della SS. Trinità, di S. Lorenzo, la chiesa francescana di S. Caterina, S. Pietro e S. Giovanni. A nord della città sono le rovine della chiesa dell'ospedale dei lebbrosi, S. Giorgio. In basso, lungo la strada che costeggia il mare, si vedono ancora alcune case di commercio medievali come la cosiddetta antica farmacia con alte cantine voltate e ripidi frontoni a gradini. L'architettura medievale di Visby è derivata da prototipi tedeschi, specialmente della Vestfalia, ma con caratteri locali. Il materiale è dato dappertutto dalla pietra calcarea del Gotland. Tra le rovine medievali sono sparsi piccoli giardinetti con roseti e vecchi noci; sulla parte nord-orientale della città si stende il bel giardino botanico. Nell'importante museo (Fornsalen) vi sono collezioni preziose di oggetti preistorici e medievali.
Bibl.: J. Roosval, Die Steinmeister Gotlands, Stoccolma 1918; E. Eckhoff e O. Janse, Visby Stadsmur, Stoccolma 1936.