virtualmente
Occorre nel Purgatorio con il valore di " in potenza attiva " . In XXX 116 si afferma che D. fu tal ne la sua vita nova, / virtüalmente, ch'ogne abito destro / fatto averebbe in lui mirabil prova: secondo Beatrice, per l'influsso dei cieli e per l'abbondanza delle grazie divine, il poeta nella sua giovinezza fu così ricco di potenzialità positive, che ogni buona disposizione avrebbe potuto fruttificare in modo mirabile. Il termine è glossato da Benvenuto con " aptitudinaliter et potentialiter ", e dal Buti con " potenzialmente, secondo la sua buona disposizione dell'anima e del corpo "; il Mattalia richiama opportunamente il virtuatus di Quaestio 76 (v. VIRTUARE).
In Pg XXV 96 l'aere vicin quivi si mette / e in quella forma ch'è in lui suggella / virtüalmente l'alma che ristette, D. afferma che l'anima, la quale si scioglie dal corpo con la morte, porta con sé in virtute (v. 80) le facoltà vegetativa e sensitiva e quella razionale di origine divina (ne porta seco e l'umano e 'l divino, v. 81); giunta sulle rive dell'Acheronte o del Tevere, la virtù formativa - cioè la potenza attiva del seme paterno che ha plasmato il corpo umano operando dal momento del concepimento fino al costituirsi del vivente di vita vegetativa prima e dell'animale dotato di vita sensibile poi, e che è dunque il principio dell' ‛ umano ' che l'anima porta con sé (v. FORMATIVO) - raggia intorno così come faceva nel corpo vivente; l'aria si struttura secondo quella ‛ figura ' (forma) che l'‛ anima ' in essa ‛ suggella ' virtualmente, cioè secondo la sua virtù, o potenza, o capacità attiva, e quindi ‛ per effetto della sua virtù ', che è, come si è detto, la virtù formativa (il Buti glossa: " per sua virtù e potenzia informativa ", e Benvenuto: " anima... quae habet potentiam imprimendi talem formam ", cioè del corpo umano).