BLASIS, Virginia de
Nata a Marsiglia, il 5 ag. 1804, da Francesco Antonio e da Vincenza Coluzzi de Zurla, crebbe in un ambiente musicale che ne favorì il naturale talento. Avviata allo studio della danza (di cui in seguito le fu maestro il fratello Carlo), a dieci anni iniziò con il padre anche lo studio del canto e con la sorella maggiore, Teresa, quelli della teoria musicale e del clavicembalo. Appena quindicenne, esordì come soprano nel 1822 al Teatro municipale di Piacenza in opere di G. Pacini (La sposa fedele e Il barone di Dolsheim) e di S. Mercadante (Elisa e Claudio). L'anno seguente fu a Ferrara, quindi a Verona (1824), e nel 1826 al Teatro Valle di Roma, rivelando ovunque una particolare attitudine per i ruoli drammatici. Dopo aver trionfato sulle scene di Padova, Vicenza, Bergamo e Brescia, fu chiamata nel maggio 1827 a Parigi, dove si presentò dapprima all'Académie Royale de Musique, cantando in opere di Rossini (Mosè, L'assedio di Corinto) e di G. Spontini (La vestale), poi al Théâtre Italien (invitata a succedere a G. Pasta), per due anni acclamata in opere italiane e francesi. Nel frattempo la B. si dedicò anche alla composizione: insieme con la sorella Teresa ridusse per orchestra vari pezzi vocali e scrisse diverse musiche di danze che furono inserite nelle opere del fratello Carlo, The code of Terpsichore (London 1828) e Manuel complet de la danse (Paris 1830), quest'ultima a lei dedicata. Nel 1831 la B. apparve al King's Theatre di Londra, ove consolidò la fama acquistata, rivelandosi artista singolare in ruoli belliniani e rossiniani: fu giudicata, anzi, l'interprete allora più grande della Gazza ladra. Partecipò, inoltre, a vari raduni popolari d'Irlanda e di Scozia, anche in parti del repertorio comico, che ne misero in luce insospettate doti d'interprete brillante e vivace. Fu pertanto paragonata a F. M. Kelly e a S. Siddons, allora considerate gli astri del teatro inglese comico e tragico. Tornata in Italia, apparve con rinnovato successo nella stagione di carnevale 1831-32 ai teatri La Fenice di Venezia e Carlo Felice di Genova, poi a Torino (1832) e a Bologna (1833). Fu quindi nuovamente sulle scene londinesi e con tali consensi che le fu attribuito l'appellativo di "The favorite Singer".
Nel 1834 fece ritorno in Italia e si stabilì a Firenze, pur continuando a cantare nei maggiori teatri italiani. A Firenze la B. morì, giovanissima, nella notte dell'11-12 maggio 1838 e fu sepolta in S. Croce.
La sua voce limpida, flessibile, straordinariamente estesa e pura anche nelle note basse, le permise d'affrontare un vasto repertorio, comprendente oltre cinquanta opere tra serie e giocose, che andava da Bellini (Anna Bolena,La Sonnambula,Norma e Beatrice di Tenda: quest'ultime due opere furono i suoi cavalli di battaglia), a Mozart (Don Giovanni, in cui sostenne i ruoli di Donna Anna e di Zerlina), a Cimarosa (Il matrimonio segreto) e a Rossini (Il barbiere di Siviglia,Matilde di Shabran,Otello,La gazza ladra,Mosè,Semiramide), di cui fu interprete eccelsa e ovunque ricercata. La B. partecipò, inoltre, alle prime esecuzioni di opere, per lei scritte da celebri compositori dell'epoca, tra cui si ricordano: Testa di bronzo ossia la capanna solitaria di S. Mercadante (Lisbona, Teatro della villa del barone di Quintella a Laranjeiras, 3 dic. 1827), La casa nel bosco di L. Niedermayer (Parigi, Théâtre Italien, 28 maggio 1828), Beniowsky di P. Generali (Venezia, La Fenice, carnevale 1831), Fenella o La muta dei Portici di S. Pavesi (ibid., 5 febbr. 1831), Uggero il Danese di Mercadante (Bergamo, Teatro Riccardi, 18 ag. 1834). Una testimonianza della stima e dell'ammirazione di cui fu circondata è offerta dalle numerose composizioni poetiche a lei dedicate per celebrarne il valore artistico e piangerne la morte immatura (Cominazzi, 1853).
Teresa, sua sorella maggiore, nacque a Napoli il 27 maggio 1797 e fu anch'essa ottima musicista e valente pianista. Dedicatasi in prevalenza all'attività didattica, attese pure alla composizione, lasciando, oltre alle musiche di danza sopra ricordate, diverse sonate, variazioni e pezzi di genere per pianoforte. Morì a Firenze il 20 apr. 1868.
Fonti e Bibl.: Notizie in Strenna teatrale europea, II (1839), pp. 29, 31 ss., 121 ss.; 111 (1840), p. 130; IV (1841), pp. 233 ss.; Biogr. di V. B. tratta dal "Figaro" di Milano..., Firenze 1838; C. Blasis, Notes upon dancing,histor. and practical..., a cura di R. Barton, London 1847, pp. 125, 142, 172-190; P. Cominazzi, Biografia di B. V. e onori poetici, Milano 1853 (con cenni biografici sul padre e i fratelli Carlo e Teresa); [P. Cominazzi], Delle composizioni coreografiche e delle opere letterarie di C. Blasis, Milano 1854, pp. 28, 73-76; F. H. J. Castil-Blaze, Théâtres lyriques de Paris. L'Opéra Italien de 1548 à 1856, Paris 1856, pp. 425, 435 s., 463; G. Radiciotti, G. Rossini..., II, Tivoli 1927, p. 87; F. Regli, Diz. biogr. dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici..., Torino 1860, pp. 74-76; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 194; Suppl., p. 103 (per Teresa); F. J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, I, Bruxelles 1963, p. 438; Supplément, p. 99; Enciclopedia dello Spettacolo, II, col. 612; Enciclopedia della Musica Ricordi, II, Milano 1963, p. 20.