Zavarise, Virgilio
Umanista veronese (secoli XV-XVI); nella nutrita schiera dei letterati veronesi, di cui vanno almeno ricordati Giovanni Cotta, Giorgio Sommariva e Iacopo Giuliari, lo Z. si distingue sia per la conoscenza, allora rara, dell'ebraico e dell'arabo - e però il Maffei lo celebra come eminente orientalista del suo tempo -, sia per la raffinata tecnica di verseggiatore in latino.
L'incisiva eleganza dei suoi epigrammi, più ancora che l'ufficio di cancelliere del comune - dallo Z. egregiamente disimpegnato per lunghissimo tempo - lo fa additare in solenni pubbliche circostanze, come quelle che segnarono l'arrivo in Verona di Bernardo Bembo (a ricoprirvi l'onorifico incarico di pretore, dagli ultimi mesi del 1500 ai primi del 1501) e di Marin Sanudo, che del comune veronese fu invece camerlengo dall'aprile del 1501 al settembre dell'anno successivo.
L'accoglienza a Bernardo venne pertanto dallo Z. illustrata con un'impeccabile saffica latina, notevole anche per la menzione, in essa ricorrente, dell'amico Dante III Alighieri, la cui viva presenza in Verona rievocava, stando ai versi dello Z., quella gloriosa del primo Dante. Testimonianza che, associata alle altre (Dante III Alighieri - del resto amantissimo di quella Verona, da lui stesso definita " Aonidum tellus semper amica sacris " - figura altresì fra i protagonisti dell'Actio Panthea, l'accademia scolastica tenutasi nel 1483 dagli scolari di Giannantonio Panteo in onore del loro maestro), conferma come in Verona ormai per tradizione si usasse da parte di ogni buon cultore di lettere rendere omaggio, magari per li rami, alla memoria e all'opera del sommo poeta.
Bibl. - G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, Firenze 1805-1813, VI II, 722; S. Maffei, Verona illustrata, Milano 1825-1826, II 212-214; C. Cavattoni, Documenti fin qua rimasti inediti che riguardano alcuni de' posteri di D.A., in Albo dantesco Veronese, Milano 1865, 362 ss.; G.B.C. Giuliari, La letteratura veronese al cadere del sec. XV e le sue opere a stampa, in " Il Propugnatore " VI 1 (1873) 202-203; G.L. Passerini, La famiglia Alighieri, Ancona 1881; V. Cian, Per Bernardo Bembo, in " Giorn. stor. " XXXI (1898) 59-61; R. Murari, Marin Sanudo e Laura Brenzoni Schioppo, ibid., supplemento n. 1, Torino 1898, 147.