Pseudonimo del poeta italiano Virgilio Schönbeck (Trieste 1885 - ivi 1957), ricavato dal cognome della madre veneta, Ghiotto. Nel 1957 gli fu conferito dall'Accademia dei Lincei uno dei premî nazionali Feltrinelli. La sua poesia, quasi tutta in veneto (Caprizzi, canzonete e storie, 1928; Colori, 1941; Nuovi colori, 1943; Sera, 1948; Versi, 1955; raccolta definitiva: Colori, 1909-1955, 1957), non tanto si riallaccia alla tradizione vernacola quanto alla contemporanea poesia in lingua, dalla pascoliana e crepuscolare all'ermetica, servendosi del dialetto a dare più intima vibrazione ai proprî motivi lirici. In lingua compose Liriche e idilli (1931).