VIOLANTE DO CEO
. Appartenne alla famiglia Montesino, ma era ed è meglio conosciuta come Soror Violante do Ceo (del Cielo), perché entrò giovanissima nell'ordine domenicano e visse una sessantina d'anni nel convento della Rosa a Lisbona dove era nata nel 1602 e dove morì nel 1693.
Fin dall'età giovanile fu conosciuta per la sua attitudine a sonar l'arpa e a comporre versi, onde i suoi contemporanei la chiamavano "decima Musa portoghese". Fra le sue poesie ve n'ha di quelle schiettamente ispirate da fervore religioso, come le Deprecações devotas, delle Meditações da Missa in portoghese e alcuni Villancicos in spagnolo; ma spesso traviata dal mal gusto prevalente nel suo tempo, si rivela tra i più stretti seguaci del Góngora.
Bibl.: Il meglio dei suoi versi è nel volume Rithmas varias, Rouen 1646, riprodotte anche in raccolte come la Fenix renascida (2ª ed., II, III e V) e il Parnaso lusitano de divinos e humanos versos, Lisbona 1733.