SPECIALE, Vincenzo
Nato nel 1760 a Borgetto (Palermo), morto nel 1813. Seguì gli studî giuridici, che gli consentirono di occupare nel 1799 la carica di giudice della Corte pretoriana di Palermo. In quello stesso anno, durante l'esilio della Corte napoletana a Palermo, delazioni e crudeltà d'ogni sorta gli valsero la fiducia dell'Acton, e insieme, quando il Nelson riconquistò ai Borboni le isole del Golfo di Napoli, la carica di commissario a Procida, per procedere al giudizio dei rivoltosi (12 aprile 1799). L'efferatezza con cui assolse il suo compito divenne proverbiale. Nominato (21 luglio) membro della seconda e famigerata Giunta di stato napoletana e (27 luglio) consigliere del Sacro Real Consiglio, pose una particolare cura a ostentare, negl'innumeri processi e nelle circa cento condanne capitali, alle quali partecipò, nel giro di soli otto mesi, quella ferocia belluina, anzi sadismo sanguinario, che ha tramandato il suo nome alla storia. Promosso (7 gennaio 1801) caporuota del Sacro Real Consiglio, ma costretto (1806) a seguire i Borboni nel secondo esilio siciliano, dopo la morte del suo protettore Acton diede segni di squilibrio mentale.
Bibl.: V. Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, ed. Nicolini, Bari 1929; P. Colletta, St. del Reame di Napoli; Notiziario ragionato del S. R. C. e della Camera di S. Chiara, Napoli 1902, p. 99; Trifone, Le Giunte di stato a Napoli nel sec. XVIII, ivi 1909, pp. 186, 189.