LA VIA, Vincenzo
Filosofo, nato a Nicosia il 28 gennaio 1895. Dal 1940 titolare di filosofia alla facoltà di Magistero dell'univ. di Messina, e dal 1958 di filosofia teoretica alla facoltà di Lettere dell'univ. di Catania; fondatore (1946) e direttore della rivista Teoresi.
Il ripensamento dell'attualismo di Giovanni Gentile, che aveva avuto maestro all'univ. di Roma, lo ha portato a una posizione che egli chiama "realismo assoluto". Con ciò il L. V. da una parte accoglie, contro il realismo ingenuo o naturalistico, l'istanza idealistica secondo cui l'essere è interno al conoscere, dall'altra, contro lo stesso idealismo, interpretato però come mero fenomenismo e formalismo, sostiene che il contenuto del conoscere non è l'essere fenomenico o ideale, bensì la realtà ontologicamente intesa. Di qui l'identificazione della filosofia con la metafisica, affermazione originaria dell'essere ontologico, che il L. V. accosta all'"Aristotele vivo" e alla "migliore scolastica".
Opere principali: L'idealismo attuale di G. Gentile, Trani 1925; Il problema della fondazione della filosofia e l'oggettivismo antico, Varese 1936; Idealismo e filosofia, Messina 1941; Dall'idealismo all'assoluto realismo Firenze 1941; L'unità del filosofare e la persona, Messina 1953; Pedagogia attualistica e crisi dell'immanentismo, Catania 1958.
Bibl.: G. Bontadini, La dottrina ontologica di V. La Via, in Rivista di filosofia neoscolastica, 1930, nn. 3-4; G. Ghersi, La teoreticità di V. L. V., in Teoresi, 1946, n. 2-3; M. F. Sciacca, Il secolo 20°, Milano 1947, pp. 577-82.