Letterato italiano (Cittanova 1876 - Roma 1930); autore, fra l'altro, di un romanzo, La grazia (1911), e di un volume di versi, La fontana nella foresta (1927), di genuina ispirazione, ma ligio alle forme tradizionali; le quali G. difese, contro i modi della poesia novecentesca, in varie prose critiche e polemiche (La tradizione e la moderna barbarie, 1927).