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Gazzotto, Vincenzo

di Fortunato Bellonzi - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Gazzotto, Vincenzo

Fortunato Bellonzi

Pittore (Padova 1807 - Bolzanella 1884). Entrò sedicenne nell'accademia veneziana di Belle Arti, che frequentò fino al 1827; poi fu allievo del Demin a Padova, passando dall'accademismo del maestro a un moderato naturalismo. Pittore di temi religiosi, storici, mitologici, allegorici (tra questi ultimi il grande ovale a olio, con La Civiltà dispensa al mondo i suoi doni e scaccia l'ignoranza, dipinto nel 1831-42 per il soffitto di una sala del Casino Pedrocchi) eseguì anche ritratti, fra cui quello di G. Jappelli, e affreschi con soggetti danteschi nella casa Marchiori di Lendinara, secondo quanto ricordano biografi e ammiratori contemporanei del Gazzotto.

Di lui sono citati altresì una copia scrupolosa del Martirio di San Giacomo del Mantegna, dai famosi affreschi della cappella Ovetari distrutti durante la seconda guerra mondiale, e il sipario del teatro Verdi di Padova (detto ‛ Nuovo ' perché rinnovato dallo Jappelli) dove nel 1856 il G. rappresentò la tradizionale festa padovana ‛ dei Fiori ' che nel Medioevo si celebrava ogni anno con riferimenti a episodi della storia comunale. L'ispirazione per il tema di questo sipario venne al G. dai 55 disegni che aveva ideato per illustrare il libro Costumi Medioevali di Ludovico Menin e che fanno parte della cospicua attività grafica dell'artista, iniziata in età giovanissima con le 49 tavole per l'Orlando Furioso (1829). Ebbe il G. fama principale di abile e franco disegnatore, specie a penna (la scuola di disegno, che egli aprì in Padova nel 1837, ebbe difatti notevole fortuna); e sono tre grandi disegni a inchiostro chiaroscurati, compiuti tra il 1852 e il 1865 su commissione di Antonio Sacchetto (misuravano ciascuno m. 1,16 in larghezza e m. 0,79 in altezza), le composizioni con le quali il G. si propose d'indicare il contenuto e il carattere propri di ciascuna cantica della Commedia: la Barca di Caronte, l'Approdo delle anime alla spiaggia del Purgatorio, D. e Beatrice. Il Volkmann scrive di conoscere i tre disegni suddetti unicamente dalla descrizione fattane dal Cittadella Vigodarzere; essi figurarono nella Esposizione Italiana di Firenze del 1865 e vi furono premiati. Disegni del G., che fece anche un ritratto di D., si conservano negli Uffizi e nel Museo Civico di Padova.

Bibl. - E. Caffi, Illustrazione del sipario del Teatro Nuovo di Padova dipinto da V.G., Padova 1856; V.G. e il sipario pel teatro nuovo di Padova da lui dipinto, ibid. 1856; N. Pietrucci, Biogr. degli Artisti Padovani, ibid. 1858; Quanto fu detto dei tre disegni o tocchi a penna del celebre artista V.G. di Padova, premiati con medaglia all'Esposizione Italiana del 1861, ibid. 1863; A. Cittadella Vigodarzere, D. e Padova, ibid. 1865; C. Boito, Scultura e pittura d'oggi, Torino 1877; L. Volkmann, Iconografia dantesca, traduz. ital. a c. di G. Locella, Firenze 1898; Thieme-Becker, Kunstler Lexicon, XIII, Lipsia 1920; E. Somaré, Storia dei pittori italiani dell'800, Milano 1928 (con bibl.); A. Somigliana Zuccolo, V.G. e la sua scuola, in " Boll. del Museo Civico di Padova " IV (1928) nn. 3-4; A.M. Comanducci, Dizion. dei pittori italiani dell'800, Milano 1934 e ss.; E. Camesasca-U. Galetti, Enciclopedia della pittura italiana, II, Milano 1951.

Vedi anche
Belzóni, Giovanni Battista Belzóni ‹-z-›, Giovanni Battista. - Viaggiatore ed egittologo (Padova 1778 - Gwato, Africa Occ., 1823). Dopo una vita avventurosa e vagabonda, compì in Egitto (1815-19) una serie di esplorazioni archeologiche, che condussero a importanti scoperte nella Valle dei re, nella piramide di Chephren, nell'oasi ... Stendhal ‹stẽdàl›. - Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione spirituale fu essenzialmente di stampo illuministico. Premiato nel corso superiore di ... Vérdi, Giuseppe Vérdi, Giuseppe. - Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, Verdi, Giuseppe musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque rimaneggiamenti. In esse la magistrale padronanza dei mezzi tecnici ... Padova Comune del Veneto (92,8 km2 con 210.173 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. ● Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici e attività agricole, sia per la sua posizione tra il Brenta e il Bacchiglione, sia per la vicinanza ...
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Altri risultati per Gazzotto, Vincenzo
  • Gazzòtto, Vincenzo
    Enciclopedia on line
    Pittore e disegnatore (Padova 1807 - Bolzonella, Fontaniva, 1884). Studiò all'Accademia di Venezia e a Padova presso G. Demin; nel 1837 aprì a Padova una scuola di disegno. Eseguì soprattutto quadri storici e disegni (illustrazioni dantesche). Dipinse il soffitto del caffè Pedrocchi e (1856) il sipario ...
  • GAZZOTTO, Vincenzo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 52 (1999)
    Francesca Castellani Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il G. dovette rivelare doti tali nel disegno da interessare la scelta cerchia di eruditi e conoscitori che a Padova faceva ...
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