FORCELLA, Vincenzo
Nacque a Corneto (antica denominazione di Tarquinia, nella Maremma laziale) nel 1837 da famiglia nobile. I genitori, Anna Maria Bruschi e Costantino, notaro pubblico, cancelliere vescovile di Cometo e, a partire dal 1836, procuratore dei poveri, appartenevano a famiglie di antica origine patrizia e molto ricche.
Nell'ottobre del 1847 il F., settimo di undici figli, entrò nel seminario diocesano di Montefiascone, fruendo di uno dei due sussidi, di 75 scudi ciascuno, che ogni anno venivano assegnati dal Consiglio comunale a figli di patrizi cometani. Nel 1854 fu costretto a sospendere momentaneamente gli studi a causa di una malattia, che lo tenne a letto nove mesi. L'anno successivo gli morì il padre. Da questo momento non si hanno più notizie biografiche intorno al F., che comunque si trasferì, in data imprecisabile, a Roma, dove completò gli studi.
La sua perizia di erudito si manifestò nel 1869 con la pubblicazione del primo volume di un'imponente collezione epigrafica, dal titolo Iscrizioni delle chiese e d'altri edifici di Roma dal sec. XI fino ai giorni nostri... (Roma 1869-1884).
L'opera è composta da quattordici volumi in folio, il primo dei quali, contenente 2098 iscrizioni, fu stampato nella Tipografia delle scienze matematiche e fisiche a spese del principe Baldassarre Boncompagni Ludovisi, bibliotecario dell'Accademia dei Lincei e cultore di scienze esatte.
Nell'opera il F. raccolse le iscrizioni impresse nel marmo delle chiese e di altri edifici romani dal secolo XI all'anno 1872, con l'aggiunta di un'appendice per le iscrizioni rintracciate nel corso della pubblicazione. Quanto al criterio ordinativo, il F. raggruppò le iscrizioni sotto il nome delle chiese o degli edifici nei quali si trovavano, in ordine interno cronologico. Particolare cura egli pose nel mantenere fedele all'originale la grafia delle iscrizioni, rispettando l'altezza e i nessi delle lettere. La raccolta non comprende soltanto le iscrizioni ancora esistenti, ma anche - quando possibile - quelle scomparse, il cui testo era ricavato da numerose raccolte manoscritte da lui consultate (le fonti venivano scrupolosamente indicate). Dei luoghi in cui si trovavano le iscrizioni il F. forniva essenziali notizie storiche, rivelatesi spesso inesatte dopo gli ulteriori studi in materia. Corredò i volumi di indici molto particolareggiati.
Nel lungo periodo impiegato per pubblicare la raccolta epigrafica - durante il quale il F. (come si può rilevare da alcune lettere autografe conservate presso l'Istituto archeologico germanico di Roma, nelle quali egli chiede spesso anticipi sui fascicoli di prossima pubblicazione) dovette forse vivere in ristrettezze economiche - egli si dedicò ad alcuni importanti lavori di ricerca bibliografica, legati sempre alla storia della città di Roma. Tra questi particolare rilevanza assume il Catalogo dei manoscritti riguardanti la storia di Roma che si conservano nelle biblioteche romane pubbliche e private (I-V, Roma 1879-1885).
Nei primi quattro volumi, relativi ai manoscritti conservati nella Biblioteca apostolica Vaticana (Catalogo dei manoscritti riguardanti la storia diRoma che si conservano nella Biblioteca Vaticana), il F. suddivise i codici in relazione alla biblioteca di provenienza, distinguendo così i codici secondo i fondi Vaticano, Ottoboniano, Capponiano, Palatino e Reginense. Ai primi, acquistati o avuti in dono dal Vaticano, è dedicato il I volume; a quelli provenienti dalla Biblioteca Ottoboniana sono invece riservati il Il e il III volume, ai codici provenienti dalle biblioteche Capponiana, Palatina e della regina Cristina si riferisce il IV volume. Ogni volume è corredato da due minuziosi indici, il primo dei quali per autore o per titoli anonimi, l'altro per materie. Ciascun codice è fornito di un numero progressivo e di quello del catalogo vaticano: ciò avvenne con qualche difficoltà, in quanto non tutti i codici da lui presi in esame erano registrati nel catalogo della biblioteca.
Nel 1885 il F., incoraggiato dal ministero della Pubblica Istruzione, pubblicò come V volume il Catalogo dei manoscritti riguardanti la storia di Roma che si conservano nelle biblioteche di Padova pubbliche e private, dal momento che le biblioteche di quella città avevano sempre profuso molta cura nel raccogliere collezioni di manoscritti.
La ricerca compiuta presso le biblioteche Universitaria, Antoniana, Civica, Capitolare e del Seminario, resa difficoltosa dal fatto che nessuna di dette biblioteche disponeva di un catalogo a stampa, e alcune neppure di uno manoscritto, permise al F. di rintracciare e pubblicare numerosi documenti riguardanti soprattutto il periodo di storia romana posteriore al XVI secolo.
Il profondo interesse del F. per la storia e le tradizioni di Roma si concretò ancora nella pubblicazione di un volume dedicato a Tornei e giostre, ingressi trionfali e feste carnevalesche in Roma sotto Paolo III (Roma 1885).
La poderosa opera di erudizione svolta dal F. suscitò grande interesse presso gli studiosi, tanto che Cesare Cantù, allora presidente della Società storica lombarda, decise di affidare al F. il compito di compilare una raccolta di tutte le iscrizioni, sia delle chiese sia dei monumenti e degli istituti di ogni specie, esistenti, ed esistiti, in Milano, e negli altri luoghi soggetti al Comune, a partire dal secolo VIII, al fine di evitare che, a causa dei frequenti restauri delle chiese, di alcune di esse andasse persa la memoria. Il F. si trasferì, quindi, a Milano, dove la raccolta fu pubblicata - da un'apposita commissione che ne curò la stampa per conto della Società storica lombarda - con il titolo Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni nostri... (Milano 1889-1893).
L'opera fu compiuta in 12 Volumi, in cui sono trascritte 5384 iscrizioni, a partire dal secolo VIII poiché, come lo stesso F. ricordava nella prefazione, in quel secolo ebbe principio l'interramento dei cadaveri nelle chiese. La ripartizione delle epigrafi nei volumi risulta la seguente: I-V, Iscrizioni nelle chiese; VI-VII, Iscrizioni nei cimiteri; VIII, Iscrizioni negli istituti di beneficenza; IX-X, Iscrizioni negli istituti di lettere, scienze delle arti e dei monumenti. Particolarmente originale risulta il volume XI, che raccoglie le "iscrizioni che si leggono sulle campane della città di Milano" e in cui è inserito - oltre a numerosi nuovi documenti importanti per la storia dei fonditori milanesi - un saggio di bibliografia sulle campane. Il volume XII contiene, infine, gli indici, utili a facilitare agli studiosi la ricerca (indice nominativo delle chiese e degli altri edifici, accompagnato da uno cronologico, uno geografico e uno dei nomi delle famiglie).
Nello stesso anno della pubblicazione del primo volume delle iscrizioni milanesi il F. ebbe modo di accrescere il materiale per la raccolta grazie alla scoperta casuale di numerose iscrizioni funerarie inedite durante i lavori di riparazione di un canale fognario. Egli ottenne il permesso di scoperchiare le rimanenti tratte del canale, mettendo in luce molte lapidi provenienti dalla chiesa di S. Maria della Pace, con iscrizioni di varie epoche, la più antica delle quali risalente alla fine del XV secolo, e molti frammenti di incomiciature di marmo con ornati e stemmi gentilizi scalpellati. Di questa scoperta egli dette conto, insieme con L. Beltrami, in un articolo comparso nell'Archivio storico lombardo del 1889, con il titolo Di alcune lapidi e frammenti di scultura recentemente trovati in Milano (XVI, pp. 951-965). Sullo stesso periodico aveva pubblicato nello stesso anno Chiese e luoghi pii soppressi in Milano dal 1764 al 1808 (pp. 646 ss.).
A completamento delle Iscrizioni milanesi, inoltre, il F., insieme con Emilio Seletti, suo compagno in numerose escursioni archeologiche al tempo della raccolta epigrafica e segretario della Commissione per la pubblicazione delle iscrizioni milanesi, raccolse in un solo volume le Iscrizioni cristiane in Milano anteriori al IX secolo (Codogno 1897).
Anche a Milano, inoltre, il F. continuò a coltivare l'interesse verso le tradizioni ludiche, e infatti diede avvio nel 1895 - in collaborazione con il giovane editore Max Kantorowicz, disposto a dare alla luce volumi in grande formato e illustrati con incisioni tolte da antiche stampe - al progetto di pubblicazione di una serie di volumi che ricordassero le feste pubbliche, religiose e delle corti. Il progetto non incontrò successo presso il pubblico e, così, uscì un unico volume, dal titolo Spectacula ossia caroselli, tornei, cavalcate e ingressi trionfali (Milano 1895)., in cui si illustravano vari spettacoli del Seicento, secolo prescelto perché, come il F. stesso riferisce nella prefazione, "in nessun secolo mai l'uomo ebbe tanta immaginazione negli spettacoli e specie nei Caroselli". Le feste ricordate, relative alle città di Milano, Roma, Vienna, sono però solo quelle che erano state già illustrate con incisioni in rame, diligentemente ristampate nel volume. Di carattere illustrativo è anche un'altra opera del F. del 1896, dove egli raccoglie, suffragandole di cenni storici, una serie di tavole riguardanti La tarsia e la scultura in legno nelle sedie corali e negli armadi di alcune chiese di Milano e della Lombardia (Milano 1896). L'interesse della raccolta di tavole risiede, come avvertiva L. Beltrami nella prefazione, nel fatto che negli edifici religiosi di Milano si conservava ancora una ricca serie di stalli corali, grazie alla quale si potevano seguire le varie fasi dell'arte dell'intaglio e dell'intarsio in legno, che per secoli aveva vantato una vera tradizione. La perizia del F. in materia era, d'altra parte, già emersa l'anno precedente con la pubblicazione di un'opera in cui riferiva Notizie storiche degli intarsiatori e scultori di legno che lavorarono nelle chiese di Milano dal 1141 al 1765 (Milano 1895). L'interesse del F. per le tradizioni e la storia milanesi culminò nel volume Milano nel secolo XVII (Milano 1898).
Di questo secolo, fino ad allora poco studiato e compreso, egli tracciò un quadro storico ampio (illustrato da numerose incisioni) che abbracciava ogni aspetto della vita sociale, culturale e politica del ducato. Un ulteriore studio sul capoluogo lombardo è l'opera, edita in soli 300 esemplari, Le industrie a Milano sotto i Romani (ibid. 1910). L'ultima sua pubblicazione fu la Guida della Galleria d'arte moderna nel Castello Sforzesco (ibid. 1903).
Il F. morì a Milano il 25 genn. 1906.
Tra gli altri lavori del F. sono da ricordare la collaborazione al volume della Bibliografia romana (Roma 1880), in cui erano state raccolte le notizie della vita e delle opere degli scrittori romani a partire dal secolo XI, e la Piccola antologia italiana di prose e poesie (Torino 1889), ad uso delle scuole elementari superiori.
Fonti e Bibl.: Tarquinia, Archivio storico comunale, Libri dei battesimi della Cattedrale di Corneto e Libro dei Consigli (Reformationes), 1831-1837, c. 161v; titolo 11, fasc. 5, anno 1847; titolo 9 (giustizia), fasc. 6. Si vedano inoltre: le recensioni all'opera Iscrizioni delle chiese e d'altri edifici di Roma…, di A. von Reumont, in Arch. stor. ital., IX (1869), pp. 80-92; e di C. Cantù, in Arch. stor. lombardo, XIII (1886), pp. 687-692; la prefazione di L. Corio, all'opera Spectacula..., Milano 1895; e di L. Beltrami, a La Tarsià..., ibid. 1896. Si veda infine: P. Tacchi Venturi, Illustrazione delle cariatidi della biblioteca di S. Fedele in Milano, in Riv. delle biblioteche, X (1899), p. 96; G. De Nicola, Iscriz. romane relative ad artisti o ad opere d'arte, in Arch. della Soc. romana di storia patria, XXXI (1908), p. 96; L. Huetter, Iscrizioni della città di Roma dal 1871 al 1920, Roma 1959-1962, pp. IX-XXXIII e passim; G. Orioli, Cronache romane di una moderna raccolta epigrafica, in Studi romani, XI (1963), pp. 542s.
Altre notizie sono state raccolte dalle prefazioni alle seguenti opere del F.: Iscrizioni delle chiese e d'altri edifici di Roma..., I, pp. VII-XII; Catalogo dei manoscritti riguardanti la storia di Roma... nella Biblioteca Vaticana, I, pp. V-XI; Catalogo dei manoscritti riguardanti la storia di Roma ... nelle biblioteche di Padova..., V, pp. I-VII; Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano..., 1, pp. V-XIX.