DI DONATO, Vincenzo
Nacque a Roma il 15 ag. 1887 da Aurelio e da Vittoria Bianchi. Avviato giovanissimo allo studio della musica, entrò nel conservatorio "S. Cecilia" in Roma, ove fu allievo di L. Forino per il violoncello e di S. Falchi, O. Respighi e G. Setaccioli per la composizione. Nel 1909, ancora prima del conseguimento del diploma, fu maestrino di violoncello nel conservatorio romano, nel 1911 si diplomò in violoncello e nel 1912 conseguì con il massimo dei voti il diploma in composizione.
Fattosi molto apprezzare negli ambienti musicali romani, il D. nel 1915 fu maestro sostituto di Pietro Mascagni al teatro Quirino di Roma, ma dovette ben presto interrompere l'attività perché richiamato alle armi. Rientrato nella sua città al termine della guerra, riprese i contatti con il mondo musicale romano e tornò a dedicarsi alla composizione; dal 1919 al 1923 fu vicesegretario dell'Accademia filarmonica romana, di cui fino al 1925 fu anche direttore artistico e dal '25 al '32 consigliere; nominato direttore della classe di canto corale del conservatorio "S. Cecilia" dal 1920 al 1927, dallo stesso periodo e fino al 1932 diresse la classe di esercitazioni corali all'Accademia filarmonica romana. Insegnò anche presso la Scuola moderna di pianoforte (1920-31), all'istituto Crandon (1923-25) e in varie altre scuole della città; tra l'altro dal 1921 al '23 insegnò canto corale gratuitamente agli alunni ed ex alunni delle scuole elementari e dal 1929 al 1932 composizione alla scuola dell'Opera nazionale dopolavoro. Gli furono inoltre affidati incarichi di grande prestigio, tra cui la direzione del coro universitario romano (1921-23), quella dei cantori della Accademia filarmonica romana (1923-24) e la direzione della classe orchestrale del conservatorio "S. Cecilia" (1924-27). Personaggio di spicco nella Roma musicale del tempo, egli era molto apprezzato per la varietà degli interessi e le capacità organizzative grazie alle quali animò la vita musicale della città; dal 1926 al 1932 fu direttore delle edizioni sperimentali della Collezione Dorica, il cui intento era quello di diffondere la produzione musicale di giovani compositori, e nel 1929 fondò il periodico mensile La Rassegna dorica. Membro della commissione centrale per la musica dell'Opera nazionale dopolavoro (1926-28), nello stesso periodo fu segretario della sezione insegnante del Sindacato laziale musicisti. Nel 1928 entrò nel direttorio provinciale del Sindacato musicisti.
Collaboratore delle riviste Musica d'oggi e Fiamma verde, fu l'ispiratore dell'iniziativa che condusse nel 1933 alla istituzione della Schola iuvenum cantorum. Fu inoltre vicedirettore della sezione distaccata del conservatorio romano del Foro italico, direttore della scuola di musica dei ciechi e presidente onorario dell'Accademia filarmonica romana, ove era stato iniziatore e direttore della classe d'orchestra e di musica da camera. Insegnante di armonia, contrappunto e fuga nel conservatorio romano "S. Cecilia", nel 1933 venne nominato direttore della scuola di musica "Muzio Clementi" di Roma. Conclusa la sua attività didattica presso il conservatorio "S. Cecilia" nel 1957, si dedicò in seguito all'insegnamento privato. Ritiratosi dall'attività intorno agli anni Sessanta, si trasferì a Sassoferrato (Ancona) ove morì il 17 nov. 1967.
Non meno intensa fu la sua attività di direttore d'orchestra e di compositore; profondo conoscitore della tecnica contrappuntistica, si dedicò alla composizione di musica sia strumentale sia corale e da camera, dando prova di versatilità oltre che di una profonda conoscenza del repertorio sia classico sia romantico al quale guardò spesso come modello d'ispirazione per la sua attività creativa.
Tra le sue composizioni si ricordano: per orchestra: S. Francesco, poemetto per coro e orchestra; Mattino; Carme Amoebeum da Orazio Flacco su imitazione del marchese Ferdinando Fassati del Balzola per tenore, soprano e orchestra (Roma s. d.); Vita e morte in aurora di neve, poemetto per voci e orchestra; Concerto grosso per orchestra d'archi su temi di F. A. Bonporti (Roma, 1ª esec. Accademia filarmonica romana, 1923); Kaddisc per orchestra d'archi (Roma 1923); inoltre per coro e organo, Salmo.
Musica da camera: Sonata per violoncello Op. 4 (Milano 1915; 1ª esecuzione Roma 1912); Pastorale per oboe (o corno inglese o sax tenore) e pianoforte (Roma 1917); Dolorosa per violoncello e pianoforte (Milano 1918); poi trascritta anche per viola, violoncello e pianoforte (ibid. 1919); Liberata per violino (o violoncello) e pianoforte (ibid. 1918); Melodia, studio sull'Op. 68 n. 14 di R. Schumann per violino (o violoncello o clarino o flauto) e pianoforte (ibid. 1919); Cantico per violino, viola, violoncello e organo; Variazioni sopra un tema di Schumann (Mignon Op. 68 n. 35) per violoncello e pianoforte (Bologna 1921); Quartetto per archi (Roma s. d.); Trio con pianoforte (ibid. s. d.); Serenatina in tre tempi per due violini soli (ibid. s. d.) e altre composizioni per archi e pianoforte.
Musica per pianoforte: Divertimento per pianoforte nell'opera Marco Visconti di E. Petrella (Napoli s. d.); Divertimento per pianoforte nell'opera Norma di V. Bellini (ibid. s. d.); Fantasia nell'opera Marco Visconti di E. Petrella (ibid. s. d.); Ricercare (Roma 1928); Primo scherzo facile nell'opera Un ballo in maschera di Verdi (Napoli s. d.); Secondo scherzo facile nell'opera Un ballo in maschera di Verdi (Milano s. d.); L'ultima ninna-nanna per il piccolo Fausto (Roma 1931). Compose inoltre le liriche Anima nostra su versi di M. Saint-Cyr (Roma s. d.); Offerta su poesia di Juri Fumasoni Biondi (ibid. 1929) e altre melodie per voce e pianoforte, pezzi per coro, tra cui Di notte su versi di G. Carducci per tre voci maschili (Milano s. d.); strumentò infine per piccola orchestra la fiaba in tre atti La bella addormentata nel bosco di O. Respighi per il repertorio dei "Piccoli" di Podrecca.
Bibl.: Necr., in Il Tempo, 19 nov. 1967 e IlCorriere della sera, 22 nov. 1967; Musica d'oggi, III (1921), pp. 223, 237; L'Accademia filarmonica romana dal 1868 al 1920. Memorie storiche raccolte da R. Giraldi, Roma 1930, pp. 359, 361; M. V. Recupito, Artisti e musicisti moderni, Milano 1933, pp. 93 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 444, e Suppl., p. 258; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, p. 185 e App., p. 83; La Musica. Diz., I, p. 527; Encicl. della musica Rizzoli-Ricordi, II, p. 228; Diz. encicl. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 493.