DE CASTRO, Vincenzo
Nato a Pirano il 4 giugno 1808, morto a Milano il 18 gennaio 1886. Nel 1843 ebbe la cattedra di estetica e di letteratura classica nell'università di Padova, che tenne fino al 1848, educando la gioventù a sensi di amor patrio, per cui soffrì la destituzione e l'esilio. Militò a Milano nel giornalismo politico, pubblicando, subito dopo le cinque Giornate, un periodico intitolato Pio IX (che, dopo l'enciclica del 29 aprile, mutò il suo titolo in quello di Avvenire d'Italia) e il Buon operaio, di idee temperate e fusioniste. Visse vita travagliata nel decennio della resistenza, subendo persecuzioni e il carcere.
D'ingegno versatile, passò dalla compilazione del Dizionario geografico storico e statistico dell'Europa (verona 1843) a innumerevoli altre pubblicazioni di indole varia. Fu anche poeta facile e immaginoso. Fondò e diresse pregevoli giornali educativi quali: Il giovinetto italiano e L'Educatore, collaborò al Caffè e al Panorama universale. Negli ultimi anni si dedicò specialmente ala diffusione dell'istruzione popolare e professionale e, con particolare ardore, alla riforma degli asili infantili secondo il metodo froebeliano armonizzato con l'indole nazionale. Pubblicò inoltre un Corso di estetica (1850; 2ª ed., Milano 1853); Lezioni sul Bello e sull'Arte (Milano 1853 e 1864); Corografia dell'Europa; Geografia Storica Universale (Milano 1816); Storia della guerra del 1859 (voll. 2, ivi 1864); Il rinnovamento scolastico (ivi 1870); L'educazione moderna (ivi 1876).
Bibl.: G. Pitrè, Nuovi profili biografici di contemporanei italiani, Palermo 1868; Nel terzo anniversario della morte di Vincenzo De Castro, commemorazione, Milano 1889.