COZZOLINO, Vincenzo
Nacque a Napoli, sezione Barra, il 24 marzo 1853 da Domenico e Carmela Borrelli. Rimasto orfano di padre all'età di dieci anni, trascorse la giovinezza in condizioni economiche quanto mai disagiate, riuscendo tuttavia a completare i suoi studi a Napoli e a conseguire la laurea in farmacia nel 1873 e quella in medicina nel 1874. Dopo due anni di pratica sotto la guida di L. Capparelli, primario dell'ospedale dei Pellegrini, nel 1876 vinse un concorso per medico-chirurgo della Regia Marina e si imbarcò per un anno sulla nave "Città di Genova". Dimessosi dalla marina, riprese l'attività professionale, continuando nel contempo a seguire l'insegnamento di maestri quali M. Semmola e S. Tommasi. Nello stesso periodo iniziò la sua produzione scientifica a prevalente orientamento otorinolaringologico, pubblicando numerosi lavori, tra i quali particolare risonanza ebbero alcuni sulla difterite e sull'ozena; anche in considerazione di tale notorietà, nel 1882 il ministro della Pubblica Istruzione G. Baccelli gli conferì l'incarico di recarsi a Parigi, Londra e Vienna per studiare l'organizzazione delle cliniche di otorinolaringoiatria. Nella capitale austriaca il C. si specializzò in otorinologia con A. Politzer.
Quando nel 1883 il C. conseguì la libera docenza in otorinolaringoiatria nell'università di Napoli, il Baccelli volle che gli fosse affidato un ambulatorio per le malattie dell'orecchio, del naso e della gola presso l'ospedale Gesù e Maria. Nel 1891 gli fu attribuito l'incarico universitario di otologia e rinologia e con lui iniziò quindi a Napoli l'insegnamento ufficiale di queste materie, fino ad allora svolto in Italia solo a Roma sotto la direzione di Emilio De Rossi. Nel 1894 il C. fu promosso straordinario, nel 1902 ordinario e direttore d'istituto e, infine, direttore della clinica otoiatrica e rinoiatrica. Nel 1906 venne incaricato dal ministero della Pubblica Istruzione di tenere il corso di fisiologia e anatomia generale degli apparati uditivi, respiratori e vocali nella scuola di magistero per i sordomuti a Napoli. Fu anche governatore degli ospedali e preside della facoltà nell'anno 1906-1907.
La personalità scientifica del C., fondata su una preparazione ampia ed eclettica acquisita a Napoli, si sviluppò secondo le linee più moderne mercé i continui contatti con i più famosi centri dell'otorinolaringoiatria europea. Egli, infatti, quasi ogni anno effettuò viaggi di studio per visitare le istituzioni specialistiche dell'Europa centrale e della Scandinavia, partecipò attivamente ai congressi internazionali e pubblicò all'estero importanti lavori.
Il C. fu autore di circa centocinquanta pubblicazioni. Tra queste, di particolare importanza furono quelle dedicate alla difterite; il volume Difteria: statistica. Biologia clinica del bacillo della difteria. Igiene, edito a Napoli nel 1887, ottenne il premio della Accademia di medicina di Parigi. In campo più strettamente specialistico, tra i suoi lavori di otologia di notevole interesse furono quelli riguardanti la decompressione del nervo facciale (La chirurgia del canale di Falloppio nelle paralisi facciali otitiche, in Arch. ital. di otologia, rinologia e laringologia, V[1897], pp. 385-416), la labirintocentesi (La puntura labirintica. Miringotomia cocleare. Labirintocentesi, in Boll. delle malattie dell'orecchio, della gola, del naso, XXVIII [1910], pp. 1-5), un modello di audiometro elettrotelefonico (L'audiometro elettrotelefonico, ibid…, III [1885] pp. 85-91), oltre agli atlanti sulla anatomia normale e patologica dell'orecchio presentati al congresso medico internazionale di Mosca del 1897. Particolare successo ebbe anche il volume Igiene dell'orecchio in rapporto con la fisiopatologia delle prime vie aeree respiratorie (Milano 1888), che rappresentò uno dei primi e meglio riusciti tentativi per la profilassi delle malattie dell'orecchio medio e che fu tradotto in ben sette lingue. In molte pubblicazioni il C. trattò della patologia infiammatoria e neoplastica delle fosse nasali sotto gli aspetti etiologici, anatomo-patologici e clinici, dedicando particolare attenzione all'ozena, forma morbosa molto frequente in quegli anni. Il C. fu anche autore di numerosissime descrizioni di casi rari, di relazioni statistiche del lavoro clinico svolto, di resoconti dei congressi internazionali, di traduzioni di opere straniere: tra queste si ricordano Lezioni di clinica terapeutica di G. Dujardin-Beaumetz; (Napoli 1879-1885)e Le malattie del naso e della faringe di A. Ruault nel trattato di medicina di J. M. Charcot e J. Bouchard (Torino 1893).
Il C., inoltre, ideò e fece costruire nuovi strumenti chirurgici per gli interventi sulle fosse nasali e i seni paranasali, che ne risultarono più facilmente eseguibili, per l'estrazione dei corpi estranei faringei, per l'esplorazione della rino-faringe, per le operazioni sul canale di Falloppio.
Nell'ultimo decennio della sua vita il C. si interessò vivamente a malattie sociali quali la tubercolosi e il sordomutismo, e molto si adoperò allo scopo rispettivamente di stimolare l'organizzazione del trattamento medico sanatoriale e di dimostrare la possibilità e l'efficacia della rieducazione.
Appartenne a numerose società scientifiche italiane e straniere e fu insignito di varie onorificenze.
Morì a Napoli il 15 marzo 1911.
Bibl.: Necr. in Annali di med. nav. e col., V (1911), p. 387; in Policlinico, sez. pratica, XVIII(1911), p. 451; in Arch. ital. di otol., rinol. e laring., XXII(1911), 4, pp. 322-346; G. Montalenti, Storia della biologia e della medicina, I, Torino 1962, p. 591; I. Fischer, Biograph. Lex. der hervorragenden Ärzte ... [1880-1930], I, pp. 272.