CHIAVACCI, Vincenzo
Nato a Roma fra il 1757 e il 1760, si hanno scarse notizie della sua vita; il suo nome comincia ad essere noto intorno al 1783, anno in cui furono rappresentate alcune sue opere teatrali. Ma certamente dal 1785, e più propriamente nel periodo 1785-1796, compose alcune opere che furono rappresentate a Milano e in altre città italiane e straniere.
Sua moglie, Clementina, cantante, era stata scritturata dal teatro alla Scala già nel 1783 durante la primavera, per il Matrimonioin commedia di L. Caruso e nel carnevale dell'anno 1784-85 per la Semiramide di M. Mortellari; secondo l'Eitner, vi era già - primadonna - nel 1782 e, più precisamente, secondo il Fétis, nella primavera dello stesso anno, dividendo tale ruolo nel 1785 con un'altra cantante, Anna Morichelli Bosello. Marito e moglie lavorarono quindi entrambi in quegli anni a Milano anche se non tutti e due alla Scala.
Opere del C. vennero rappresentate anche in altre città: Il filosofo impostore, su libretto proprio, "dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel teatro di S. A. Serenissima il signor principe di Carignano", a Torino nell'autunno 1784; Alessandro nelle Indie, su libretto di P. Metastasio, dramma serio in tre atti, a Genova, al teatro di S. Agostino, durante il carnevale 1785 (in coll. con altri autori ignoti, rappresentato anche a Milano nel 1786).
In questo periodo il C. si recò, forse, per la prima volta in Polonia, poiché da un manifesto teatrale conservato a Varsavia risulta che il 29 maggio 1786 vi fu data la sua Sinfonia grande (Wielka Symfonia, cfr. Lissa). Nel 1796 andò a Vienna e sembra che vi operasse fino al 1799, anno in cui vi pubblicò una serie di opere. Nel 1800 lasciò Vienna per recarsi a Varsavia ove, secondo Z. Lissa, assunse la direzione artistica di una compagnia italiana giunta con lui nella città. Secondo lo Schmidl, egli ritornerà a Vienna, stabilendovisi, (ancora nel primo ventennio del 1900 vivevano a Vienna alcuni suoi discendenti dediti anche al teatro). È certo comunque che morì a Varsavia nel 1815.
Nel 1799 a Vienna, oltre alle XII ariette per clavicembalo o pianoforte, vennero stampati anche alcuni rondò tratti dalle sue opere teatrali. L'opera Il filosofo impostore venne rappresentata ancora a Milano nel 1801 e sempre a Milano nello stesso anno si sa di un'altra sua opera comica in due atti, le Quattro parti del mondo, data al teatro La Cannobiana nel carnevale 1801. Il 1801 è anche l'anno in cui il C. assunse a Varsavia la carica di direttore dell'Opera buffa (o teatro Italiano).
Tra i rondò pubblicati a Vienna sono: So che m'ami e ver lo vedo da Il filosofo impostore; Ombra cara del mio ben da Alessandro nelle Indie; Non è ver,che vive amante da Le quattro parti del mondo e Voi amanti,vedete per soprano e orchestra, da Alessandro nelle Indie, il cui manoscritto è conservato nella Staatsbibliothek der Stiftung Preuss. Kulturbesitz di Berlino-Dahlem. Si ricordano inoltre Tre canoni per tre soprani (il cui manoscritto, una volta custodito a Berlino presso la Königliche Hausbibliothek, è andato perduto durante la seconda guerra mondiale).
Fonti e Bibl.: Notizie in Allg. Musikal. Zeitung, IV (1801), p. 191; cfr. inoltre: G. Schilling, Encycl. der gesammten musikalischen Wissenschaften oder Universal-Lexikon der Tonkunst, II, Stuttgart 1835, p. 203; C. Dassori, Opere e operisti - Diz. lirico(1541-1902), Genova 1903, p. 110; U.Manferrari, Diz. mus. d. opere melodrammatiche, I, Firenze 1954, p. 235; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, II, Cronologia, Milano 1964, pp. 11 s.; A. Caselli, Catal. d. opere liriche pubbl. in Italia, Firenze 1969, p. 104; Z.Lissa, V. C., in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XV, Supplement, Kassel 1973, col. 1443 (cfr. ivi per ulteriore bibliogr. in lingua polacca); Répert. intern. des sources musicales. Einzeldrucke vor 1800, II, pp. 114 s.; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, II, p. 276; C. Schmidl, Diz. universale d. musicisti, I, p. 335; R. Eitner, Quellen Lexikon der Musiker, II, p. 423.