CARDARELLI, Vincenzo
Scrittore, nato a Tarquinia il 1° maggio 1887. Fu critico drammatico del quotidiano romano Il tempo e più tardi del Tevere. Nel 1919 fondò con altri La Ronda. Collabora a varî giornali e riviste. La vera forma del suo nome è Nazareno Caldarelli.
I Prologhi (Milano 1916), raccolta di poesie, di prose liriche e di "frammenti", già palesano quella che sarà la caratteristica costante del C.: un autobiografismo tutto interiore e allusivo, un impressionismo e immaginismo sensuali, che tendono a trasporsi in figurazioni di stagioni e di paesi, in toni pacatamente lirici o in un recitativo di gusto classico. Infatti la "restaurazione classica", il "ritorno a Leopardi", intesi come freno al dannunzianesimo, e all'impressionismo dei "vociani", costituiscono il canone estetico, la poetica del C.; benché l'uno e l'altro si mostrino ancora, e spesso inconciliati, nelle sue pagine.
Altre opere: Viaggi nel tempo (Firenze 1920), Favole e Memorie (Milano 1924) - poi riunite, con i Prologhi, in un solo volume: Prologhi, Viaggi, Favole (Lanciano 1931) -; Il sole a picco (Bologna 1929, comprendente alcuni componimenti già apparsi nell'opuscolo Terra genitrice, Roma 1924); Parole all'orecchio (Lanciano 1931) e Parliamo dell'Italia (Firenze 1931), raccolte di articoli e appunti polemici; Giorni in piena (Roma 1934), scelta di poesie edite e inedite.
Bibl.: E. Cecchi, in La Tribuna, 10 aprile 1914 e 18 ottobre 1916; P. Pancrazi, Ragguagli di Parnaso, Firenze 1920, pp. 119-26; A. Gargiulo, in L'Italia letteraria, 20 marzo 1932; G. Contini, in Solaria, Firenze, IX (1934), n. 3, p. 63 segg.