BRIOSCHI, Vincenzo
Figlio di Giovanni (da cui il patronimico russo Ivanovič), nacque a Firenze. L'anno di nascita, dato dai repertori come 1786, deve essere anticipato: infatti il B., allievo all'Accademia di Belle Arti di Firenze, già .nel 1791 vi ebbe un premio e consolidò tale affennazione negli anni seguenti, anche quando ne era già uscito (premi nel 1796, 1798, 1799, 1800, 1802-1804, 1807-1808; cfr. Archivio dell'Accademia, ad annos), dipingendo quadri con soggetti storici e religiosi.
Trasferitosi in Russia nel 1811, il B. venne, nel 1813, nominato membro dell'Accademia Imperiale di Pietroburgo, e nel 1817 subentrò come pittore restauratore all'Ermitage al posto di Prospero Piroli. Del periodo russo si ricorda un album di litografie (firmate o siglate "B") colorite a mano, intitolato Représentation de la fête donnée par S. M. l'Impératrice à... la Grande-Duchesse Marie de Saxe-Weimar à St. Pétersbourg le 4 février 1822. Il ritratto di Constantin Bulgakov, direttore delle poste (olio su tela firmato e datato 1830), è ora conservato nel Museo Russo di Leningrado (riprodotto in Starye gody, 1912, luglio-settembre, p. 42); il disegno preparatorio per questo ritratto è conservato nel Museo storico di Mosca. Nello stesso museo sono un ritratto del famoso viaggiatore Ivan Krusenstern, firmato e datato 1830, e un olio rappresentante Caino (già conservato nell'Accademia di Belle Arti di Leningrado).
Il B. era noto anche come autore di ritratti in miniatura, ma sinora non ne sono stati trovati nelle collezioni pubbliche sovietiche.
Dalle lettere del B. nell'Archivio del Museo Ermitage risulta che negli anni 1835-36 il pittore era a Firenze dove restaurava quadri che gli venivano mandati dalla Russia. Nel 1835 comprò per l'Ermitage la Adorazione del Bambino della chiesa di S. Martino a Castelfranco di Sotto. Acquistata come opera di Raffaello, dal 1916 è attribuita dagli studiosi a Francesco Botticini.
Il B. non morì a Pietroburgo, come indicato in tutti i repertori; il suo nome infatti non risulta nel Peterburgski Nekropol (a cura di V. Saitov, St. Petersburg 1913). Inoltre, da documenti dell'Ermitage del 1843 sappiamo che restaurò, a Firenze, due grandi tele di Pierre Denis (La battaglia di Lesnaja e La battaglia di Poltava), e che in una nota del gennaio 1844 risulta defunto: si ritiene quindi che sia morto a Firenze nella seconda metà dell'anno 1843.
Nel 1825-1826 fu nominato accademico di prima classe all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Nel gabinetto delle stampe degli Uffizi sono conservati (racc. Santarelli) bozzetti e studi di impianto neoclassico, preparatori per quadri, fra cui Caracalla fa uccidere Geta (quadro eseguito per il marchese di San Germano di Torino), Ercole uccide l'idra,Morte di Micipsa,Scena galante.
Bibl.: Oltre alla bibl. in L. Servolini, Dizionario ill. degli incisori italiani moderni, Milano 1955, p. 123, comprensiva di quella in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, p. 22, cfr. S. Ciampi Bibliografia critica delle antiche reciproche corrispondenze dell'Italia colla Russia, Firenze 1839, II, p. 276.