BINDI, Vincenzo
Nato a Giulianova (Teramo) il 31 genn. 1852 da Errico e da Maria Pirocchi, frequentò la facoltà di giurisprudenza presso l'università di Napoli. Professore di storia e geografia nei licei, nel 1885 fu nominato preside del liceo Pietro della Vigna di Capua e direttore di quella scuola tecnica; lasciò questi incarichi nel 1900 per assumere la direzione della scuola normale femminile.
Oltre vari viaggi all'estero, per completare le sue indagini diplomatiche (tra cui lo studio a Parigi del Chronicon Casauriense) e sulle arti minori abruzzesi, il B. esplorò a lungo e sistematicamente monumenti, archivi, biblioteche, musei dell'Abruzzo, raccogliendo una notevole massa di documenti e notizie sulle arti maggiori e minori della sua regione. Medaglia d'oro del ministero della Pubblica Istruzione, il B. fu membro dell'Accademia di Belle Arti di Firenze e dell'Accademia Pontaniana di Napoli e della Deputazione di storia patria per gli Abruzzi. Morì a Napoli il 2 maggio 1928.
Il B. esordì come critico di arte contemporanea, ma si dedicò principalmente allo studio della storia, dell'archeologia, dell'arte e dell'artigianato nell'Italia meridionale e nell'Abruzzo in particolare. La sua ampia produzione, caratterizzata da una paziente e attenta ricerca, non esce tuttavia dai limiti di una cultura regionale, ed è da questo angolo visuale che si deve considerare l'elogio che F. Gregorovius gli rivolse nella prefazione scritta per la maggiore delle sue opere: Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi dal sec. IV al sec. XVIII (Napoli 1889). Il B. ha avuto il merito di raccogliere una imponente quantità di documenti che oggi costituiscono una valida base per gli studiosi della storia abruzzese. Per l'elenco completo delle opere del B., nonché della bibliografia su di lui, vedi R. Aurini, V. B., in Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo, III, Teramo 1958, pp. 233-65.
Fonti e Bibl.: Comune di Giulianova, Anagrafe; Comune di Napoli, Stato civile (che riporta la data 3 maggio, contraddetta però dai necrologi e dal manifesto funebre); L. A. Ferrari, S. Clemente a Casauria, in Arch. stor. ital., s. 4, XIX (1886), pp. 310-313; N. F. Faraglia, S. Clemente a Casauria, in Arch. stor. per le prov. napol., XVI(1886), pp. 402 s.; A. Venturi,Mon. stor. ed artist. degli Abruzzi, in Arch. stor. dell'Arte, II (1889), pp. 260-62; C. Carocci,Una nuova opera di V. B. (I Mon. stor. ed artist. degli Abruzzi), in Arte e storia, 20 febbr. 1889, p. 40; Mon. stor. e artist. degli Abruzzi per V. B., in Riv. stor. ital., VII (1890), p. 216; S. Lauriti,Vita abruzzese. V. B., in La vita italiana, Roma, 15 marzo 1890; P. N.,Mon. stor. e artist. degli Abruzzi per V. B., in Revue critique d'histoire et de littérature, n.s., XXVIII (1890), p. 513; J.J. Winkelmann,Mon. stor. e artist. per V. B., in Göttingische gelehrte Anzeigen, 15 genn. 1891, n. 2, pp. 41-47; M. Lubke,Die Kunst in den Abruzzen, in Beilage zur Allgemeinen Zeitung (München), 4 marzo 1891; T. B. Stoppa,Profili abruzzesi, I, Pescara 1895, pp. 52-54; Solenni onoranze al prof. V. B., Caserta 1911; P. Parente,Per l'Abazia di S. Clemente a Casauria, in Arte e storia, s. 5, XXXI (1912), pp. 39 s.; T. Marino,Un illustre abruzzese: V. B., in Il Resto del Carlino, 9 maggio 1928; G. Sgattoni,Migliaia di lettere e autografi: Leopardi,Manzoni,Carducci,Verga fra gli inediti della "Bindi", in Dimensioni (Lanciano), II (1958), 3-5, pp. 67-79.