BATTELLI, Vincenzo
Nacque a Firenze nel 1786 da poveri genitori. Fu granatiere sotto Ferdinando III, seguendo poi l'esercito napoleonico. Si stabilì verso il 1815 a Milano, acquistando credito come miniatore di stampe. Nel 1818, associato con Ranieri Fanfani, aprì una tipografia e calcografia situata sulla Corsia del Giardino (ora via Manzoni). L'opera migliore pubblicata in questo periodo è Serie di vite e ritratti di famosi personaggi degli ultimi tempi (1818). Ebbe tre figli, ma quando il maggiore raggiunse l'età della coscrizione, non volendo che servisse sotto l'Austria, tornò a Firenze verso il 1825. Divenne editore e fece sul principio lauti guadagni, pubblicando una grande quantità di opere per associazione. Se non fu l'introduttore in Italia di questo metodo di vendita, ne fu certo uno dei primi propagatori. Allargandosi la cerchia degli affari, costruì in via S. Egidio un sontuoso palazzo introducendovi i reparti di tipografia, calcografia e litografia con le macchine più perfezionate. Pubblicò il Costume moderno in 34 volumi, il Grande dizionario di storia naturale in 193 dispense, le opere del Marmocchi, una Iliade tradotta in sette lingue; ma l'opera sua più pregevole è la riproduzione e l'illustrazione delle opere d'arte esistenti nelle gallerie pubbliche e private di Firenze. Molte cause contribuirono alla sua caduta, e specialmente il non aver voluto abbandonare il sistema dell'associazione che non corrispondeva più alle nuove esigenze dei tempi. Morì il 14 marzo 1858.
Bibl.: P. Barbèra, Editori ed autori, Firenze 1904, pp. 128-146.