BATELLI, Vincenzo
Nato a Firenze nel 1786 da famiglia poverissima, a dodici anni dové troncare gli studi, ma cercò poi di riprenderli e continuarli da solo come meglio poté. Spirito avventuroso, si arruolò come cannoniere al servizio del granduca di Toscana Ferdinando III e poi nell'armata napoleonica. Stabilitosi intorno al 1815 a Milano, riuscì ad acquistare un certo credito come abile coloritore di acquarelli.
Con l'amico e compatriota Ranieri Fanfani aprì a Milano, nel 1818, una tipografia sotto la ragione "Batelli e Fanfani", e sembra che esordisse nell'arte tipografica con la pubblicazione del Dizionario mitologico di Girolamo Pozzoli, Felice Romani e Antonio Peracchi, pubblicato fra il 1809 e il 1828. Proseguì poi con varie pubblicazioni di non minore import a, tra. cui il Dizionario di fisica e chimica applicato alle arti di Giovanni Pozzi e una serie di Vite e ritratti de' famosi personaggi degli ultimi tempi del secolo scorso (1818).
Avviata la sua attività con una certa fortuna, continuò a vivere a Milano, finché il maggiore dei suoi tre figli non ebbe raggiunto l'anno della coscrizione. Di sentimenti liberali, abbandonò allora la Lombardia per non essere al servizio de gli Austriaci. Tornato a Firenze intornoal 1825, vi conobbe Luigi Gargani, insieme con il quale fondò un Gabinetto letterario e una scuola di canto gratuita. Aperta una tipografia anche a Firenze, proseguì la sua opera di tipografo e di editore sforzandosi sempre di far uscire buone edizioni, accessibili anche ai ceti inferiori, sia per il prezzo modesto, sia per le condizioni di vendita a mezzo del sistema associativo del quale il B. fu, tra i primissimi, appassionato assertore.
Alla fine del luglio 1827 intraprese di sua iniziativa la pubblicazione della prima ristampa de I promessí sposi del Manzoni. Questi, che era a Firenze per la "risciacquatura in Amo", vide uscire i due primi volumetti, ma non si dolse di quella ristampa che pure avrebbe potuto compromettere i risultati economici della prima edizione. Quella del B. vanta il primato di essere la prima edizione illustrata e anche la prima edizione popolare. Altro merito del B. fu quello di aver pubblicato nel 1828-29 la prima edizione, in sei volumi, di tutte le opere del Manzoni, che affidò a Niccolò Tommaseo.
Tra le edizioni del B. alcune sono adome di vignette disegnate e incise nel suo stabilimento; tra queste sono: il Costume antico e moderno, opera in 34 volumi illustrata con moltissime incisioni in rame; l'Anatomia patologica di J. C. Cruveilhier, un gran Dizionario di storia naturale pubblicato a dispense; da ricordare infine quella che è forse l'opeta principale del B., la riproduzione e l'illustrazione delle opere d'arte più pregevoli esistenti nelle Gallerie pubbliche di Firenze.
Per la sua tipografia il B. si servì quasi sempre di industrie italiane; i suoi libri furono onorati con premi e medaglie in varie esposizioni toscane. Egli ebbe anche l'amicizia e l'aiuto, tra gli altri, di F. Pistrucci, di D. Bertolotti, di F. Romani, di N. Tommaseo, di F. Ranalli, il. quale ultimo fu anche, per qualche tempo, direttore letterario della sua tipografia. Il B. si fece inoltre promotore dell'impresa di ornare le nicchie dei pilastri del portico degli Uffizi con 28 statue di illustri toscani.
Dopo il 1835, anche, a causa di alcune speculazioni sbagliate, la fortuna del B. cominciò a mutare. Ridotto in povertà, dovette chiudere la tipografia e vendere il suo palazzo. Costretto alla inoperosità per l'età avanzata e per mancanza di lavoro, si andò spegnendo a poco a poco, finché morì il 4 marzo 1858 a Firenze.
Bibl.: P. Barbera, Ricordi biografici di V. B., Firenze 1872; N. Tommaseo, V. B. stampatore e editore, ibid. 1872; G. Barbera, Memorie di un editore, ibid. 1883, pp. 40 s.; P. Barbera, Editori e autori. Studi e passatempi di un libraio, ibid, 1904, pp. 128-146; G. Fumagalli, Lexikon typograficum Italiae.- ibid. 1905, pp. 150, 318; M. Parenti, Manzoni e gli altri, Milano 1946, pp. 141-147; R. Ciamlpini, Gian Pietro vieusseux. I suoi viaggi, i suoi giornali, i suoi amici, Torino 1953, pp. 84, 85; M. Parenti, Ottocento, questo sconosciuto, Firenze 1954, p. 304; Encicl. Ital., VI, p. 382.