AMIDANI, Vincenzo
Nacque a Cremona da Bartolomeo, di nobile famiglia, intorno al 1410, e si dedicò agli studi giuridici. Nel 1437 compare per la prima volta al servizio di Francesco Sforza come cancelliere, assistendo, in territorio pisano, alla presa di S. Maria al Castello effettuata dalle truppe del conte. Rimasto da allora sempre legato alla persona dello Sforza, lo seguì nel 1442 nelle Marche e il 27 maggio di quell'anno, in Ancona, provvide a impegnare l'argenteria del suo signore che si trovava in gravissime ristrettezze. Alla fine del 1444 si trovava a Milano e ricevette da Filippo Maria Visconti l'incarico di presentare allo Sforza le sue più vive proteste per l'impiccagione del condottiero Antonio Attendolo detto Zerpellone. L'A. passò quindi nel 1446 a Venezia, ove rappresentò gli interessi del conte, adoperandosi per ottenere maggiori aiuti da parte della Repubblica, e spesso consigliando al suo signore movimenti militari o iniziative politiche. L'anno seguente passò a Milano, come ambasciatore presso il Visconti, assistendo alla morte di questo il 13 agosto. Verso la fine del 1450 l'A. era a Roma, ove si trovava suo fratello Niccolò. Nel 1451 lo Sforza lo fece segretario del suo Consiglio segreto e il 2 gennaio dell'anno seguente, rinnovandogli la sua fiducia, lo invitò con una lettera ufficiale a far si che i dispacci emanati dal Consiglio fossero redatti "più amorevolmente et gratiosamente" e fossero spediti con maggiore prontezza. È verosimile che la nomina di Niccolò Amidani ad arcivescovo di Milano (19 marzo 1453) sia stata dovuta ad un intervento dell'A. presso lo Sforza.
L'A. godeva di molta stima nell'ambiente umanistico lombardo ed era amico di Pier Candido Decembrio, cui consigliò di apportare alcuni mutamenti nella Vita di Francesco Sforza da lui composta.
Morì a Milano il 7 giugno 1475.
Fonti e Bibl.: Documenti diplomatici tratti dagli archivi milanesi,a cura di L. Osio, III, Milano 1872, passim (cfr. Indice); P. C. Decembrio, Opusuola historica,in Rer. Italic. Script.,2 ediz., XX, 1, a cura di A. Buti, F. Fossati, G. Petraglione, pp. 483 nota, 522 nota; Iohannis Simonetae Rerum gestarum Francisci Sfortiae Commentarii, ibid.,XXI, II, a cura di G. Soranzo, pp. XLIII, LXIII, 70, 151, 176; V. Lancetti, Biografia cremonese,I, Milano 1819, pp. 229-231; F. Carta, Pagina di diplomatica in una lettera del secolo XV,in Arch. stor. lombardo,IX (1882), p. 563; M. Borsa, Pier Candido Decembrio e l'umanesimo in Lombardia, ibid.,XX (1893), pp. 403, 404 L. v. Pastor, Storia dei Papi,I, Roma 1810, pp. 402, 404, 571, 750; O. Santoro, Gli Uffici del dominio sforzesco,Milano 1948, pp. XXI, 31.