Uomo politico (n. 1170 circa - m. 1250 circa). Connestabile e per venti anni gran siniscalco di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza. Alla morte del suo signore (1245) fu reggente e procurò il matrimonio della figlia di Raimondo, Beatrice, con Carlo d'Angiò, matrimonio ricco di conseguenze per la monarchia francese. Non fu dunque affatto quel povero romeo che vorrebbe una leggenda raccolta da Dante (Par., VI 127-142) e da Giovanni Villani nella sua Cronaca (VI, 90), per cui egli sarebbe stato un umile pellegrino capitato per caso in Provenza, che tenne l'amministrazione dei beni di Raimondo Berengario, e ne maritò le quattro figlie a quattro re.