Villa Giulia 1660, Pittore di
Ceramografo falisco appartenente al cosiddetto Gruppo Fluido, tardo falisco, a figure rosse. Gli si attribuiscono due stàmnoi uno (n. 448) del museo di Vienna ed uno di Villa Giulia (n. i66o), da cui prende il nome, con la rappresentazione di Hermes (la testa è ritoccata) che difende Euridice da una Erinni. Il soggetto dei vasi è sepolcrale ed in quello di Villa Giulia abbiamo un raro esempio del culto di Dioniso come dio della morte in Etruria.
L'Albizzati, nonostante che il vaso di Villa Giulia provenga da Falerii, ritiene che non sia in relazione con i vasi falisci, bensì con quelli con iscrizioni etrusche provenienti da Orvieto. Però il Beazley osserva come il tipo della decorazione a lingue e ad ovoli del vaso di Villa Giulia sia simile a quello dello stàmnos di Ny Carlsberg, eccetto che per la mancanza della linea a rilievo. L'esecuzione delle figure avvicina il nostro pittore con quello di Vienna O 449.
Bibl.: J. D. Beazley, Etr. Vase-Painting, pp. 152-153.