Poeta lettone (n. presso Bauska, Curlandia, 1874 - m. Riga 1940), insegnante elementare e ginnasiale; legato al Romanticismo in gioventù, si avvicinò poi alla Corrente nuova che rappresentava le idee progressiste dell'epoca. La prima raccolta di poesie è del 1895 (Akordi "Accordi"); a essa seguirono Divas pasaules ("Due mondi", 1899), Rekviēm ("Requiem", 1899), Atraitnes dēls ("Il figlio della vedova", 1900), Uz saulaino tāli ("Là nella lontananza assolata", 1911); le due raccolte ispirate dalle rovine causate alla Lettonia dalla prima guerra mondiale (Via dolorosa, 1918, e Nuo nakts lidz rītam "Dalla notte al mattino", 1921); ecc. Negli ultimi anni P. scrisse poesie d'ispirazione religiosa (Ko Palestīnas palmas šale "Ciò che mormorano le palme della Palestina", 1937). Tradusse Nietzsche, Renan e altri.