KRAG, Vilhelm
Poeta norvegese, nato a Kristianssand il 24 dicembre 1871: fratello di Thomas Peter K. (v.), del quale divise, pur con una propria personalità, lo spirito sensitivo e gentile e le tendenze antinaturalistiche dell'arte. Tentò anch'egli il racconto (v. fra i molti romanzi, per lo più di tono facile e leggiero, Hos Maarten og Silius, Presso M. e S., 1912); tentò il teatro; la commedia popolare Baldevins bryllup (Le nozze di B., 1900) è ricca di fresco e spontaneo humour ed è grazioso il dramma lirico Livet en leg (La vita in giuoco, 1901); ma è soprattutto un lirico. Incominciò con un volume di poesie impressionistiche: Digte (Poesie, 1890), nella maniera di Jacobsen, con impressioni di natura immediate e delicate e con personale timbro di melodia; poi divenne, attraverso qualche esperimento simbolistico, l'idillico poeta del suo natio Sörland (Holmene de graa, Gli olmi grigi, 1905; Vestlandviser, Canzoni del V., 1918; Sange fra min ö, Canti della mia isola, 1918; Viser og vers, Canzoni e versi, 1919), il cantore ora sereno, ora nostalgico, ora malinconico della quieta vita nella campagna verde, lungo i quieti golfi e le tranquille isole fra le scogliere.