Teologo protestante (Kaufbeuren 1524 - Heidelberg 1569); allievo di Melantone a Wittenberg (1542), insegnò in quella stessa università passando poi a Erfurt e infine a Jena (1548), ove iniziò (1558 circa) un'accanita polemica contro M. Flacio Illirico in difesa del sinergismo del suo maestro, riuscendo a ottenere dal duca di Weimar l'espulsione dei seguaci di Flacio (1562). Recatosi subito dopo a Lipsia, fu costretto (1567) a lasciarla per avervi insegnato una dottrina eucaristica di tipo calvinista. Passato al calvinismo in Amberg, divenne poi prof. di etica a Heidelberg. Polemista vivace, si ricordano di lui specialmente i Loci theologici (4 voll., post., 1581-84).