Scrittore russo (n. Ovsjanka, Krasnojarsk, 1924 - m. 2001). Di origini contadine, operaio subito dopo la drammatica esperienza del conflitto mondiale, negli anni Sessanta si è affermato con una serie di romanzi brevi, raccolti più tardi nel ciclo Povesti o moëm sovremennike ("Racconti di un mio contemporaneo", 1972). In seguito, ha aderito alla corrente della "prosa contadina" con una serie di racconti pubblicati fra il 1972 e il 1975, poi usciti sotto il titolo Car´ ryba ("Il pesce zar", 1976), in cui narra i suoi ricorrenti soggiorni nella taiga, lungo le rive dello Ienissei. Negli anni Ottanta, oltre a intensificare la sua attività pubblicistica sempre più ispirata al nazionalismo, ha pubblicato il romanzo Pečal´nyj detektiv ("L'investigatore triste", 1986) e il nuovo ciclo di racconti Mesto dejstvija ("Il luogo dell'azione", 1986), in cui, suscitando vivaci reazioni, si descrive con accenti apocalittici la decadenza morale della società sovietica, soprattutto nelle campagne.